Pedrosa conquista la lode vincendo anche sul bagnato, otto per Lorenzo, oltremodo arrendevole. Bravo Stoner, otto, che con un giro in più avrebbe chiuso secondo. Sette a un fortunato Hayden e cinque a Rossi | G. Zamagni
Non aveva mai vinto sul bagnato: sfatando anche questo tabù, si è meritato la lode. Per la verità, in questa stagione, o meglio, nella seconda metà del 2012, si è tolto parecchie soddisfazioni, dimostrando di essere bravo anche nello scontro diretto, di essere velocissimo, di saper vincere all'ultimo giro (Brno) o per distacco (quasi sempre), su qualsiasi tipo di pista. Per conquistare il suo terzo GP consecutivo (anche questo è un primato per lui), Dani ha dovuto effettuare un solo sorpasso, ma difficilissimo: in quanti credevano sarebbe stato capace di una frenata simile sul bagnato?
JORGE LORENZO 8
La sua ultima vittoria è stata a Misano, ma quella veramente conquistata per merito risale addirittura al Mugello: eppure non si può troppo criticare Lorenzo. Semplicemente, in questo momento, Pedrosa è più forte di lui, anche se Jorge pare oltremodo arrendevole. Ma anche a Sepang, come a Motegi, non ha troppo da rimproverarsi: in Giappone aveva fatto quello che poteva, con una Yamaha inferiore in accelerazione, in Malesia ha pensato giustamente a non cadere in condizioni particolarmente critiche. Per conquistare il titolo può continuare a fare il ragioniere, ma per orgoglio personale difficilmente potrà solo accontentarsi di piazzamenti: un dilemma che può togliergli tranquillità.
CASEY STONER 8
Un giro in più e avrebbe chiuso al secondo posto: non si può chiedere di più a un pilota alla sua seconda gara in una settimana dopo un'operazione e un difficile recupero alla caviglia destra. Un rientro affrettato per essere (quasi) pronto per Phillip Island: lì Stoner proverà in tutti i modi a vincere, fregandosene del "chattering" che tanto lo ha fatto patire a Sepang e degli eventuali giochi di squadra.
NICKY HAYDEN 7
Un quarto posto più fortunato che meritevole, ma Nicky lascia la Malesia come miglior pilota Ducati sia in prova sia in gara: come dire che non lo si può certo accusare di non aver dato il massimo.
Come è già capitato altre volte in questa stagione, il campione di Tavullia è stato avvilente in prova e combattivo in gara. Con l'asciutto avrebbe faticato e sarebbe arrivato probabilmente staccatissimo, ma il meteo gli ha dato una mano. E' scattato benissimo dalla quarta fila, ha lottato con Dovizioso, ma al nono giro ha commesso un errore (nella stessa curva dove sono caduti in tanti) e ha perso un sacco di posizioni, poi recuperate grazie soprattutto alle scivolate altrui.
ALVARO BAUTISTA 5
Dopo lo splendido podio di Motegi e su una delle sue piste preferite, ci si aspettava una conferma dallo spagnolo del team Gresini, che invece non si è fatto notare né in prova né in gara.
HECTOR BARBERA 5
Un acuto in prova - questa volta sfruttando la scia di Lorenzo - una gara anonima sul bagnato: insomma, il solito Barbera.
KAREL ABRAHAM 4
Questa volta è riuscito nell'impresa di prendere paga da ben due piloti CRT.
ANDREA DOVIZIOSO 5
Fenomenale in prova, sognava una gara sull'asciutto: puntualmente è piovuto. La partenza sbagliata ha complicato la sua gara, ma proprio quando vedeva il podio alla sua portata, è scivolato alla solita curva 7, vanificando una gara comunque discreta. Ha perso un'occasione importante.
STEFAN BRADL 4
E' caduto al 12esimo giro mentre si trovava in sesta posizione: ha la scusante di avere poca esperienza in MotoGP sull'acqua. Ma anche in prova non aveva entusiasmato.
CAL CRUTCHLOW 4
Trasferta difficile per il pilota della Yamaha, caduto al decimo giro mentre era quinto.
BEN SPIES 4
Un altro GP da dimenticare: questa volta l'ex campione del mondo della SBK è scivolato mentre era decimo. Un pilota da ricostruire, che nel 2013 guiderà una moto molto più difficile dell'attuale.
HONDA VOTO 8
Questa volta la RC213V non è sembrata perfetta, con tanto "chattering" sia sull'asciutto sia sul bagnato: fortuna per la HRC che in questo momento c'è San Pedrosa.
YAMAHA 8
A vedere quello che riesce a fare Lorenzo in prova non sembrano esserci troppi punti deboli sulla Yamaha M1, ma è chiaro che non è più quella quasi perfetta di inizio stagione.
DUCATI 4
I risultati sono deprimenti, anche nei confronti di se stessa rispetto a inizio stagione, anche se qualche miglioramento c'è stato. Non resta che sperare nel 2013, ma, vista così, le prospettive non sono certo rosee.
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