Lorenzo inizia la stagione con un 10 in pagella seguito dai 9 di Rossi e Marquez, Bravi i ducatisti con 7,5 per Dovi e 7 per Hayden. Note dolenti per Pedrosa che a Losail pesca un 4 | G. Zamagni
Quando è arrivato in MotoGP, partiva male e faticava nei primi giri, mentre adesso è sempre velocissimo: praticamente perfetto. Vederlo guidare dà un gusto esagerato, sia in qualifica, quando ha conquistato una grande pole position, sia in gara, anche se, per la verità si è visto poco: troppo forte per tutti. Se continua così, batterlo sarà davvero difficilissimo.
VALENTINO ROSSI 9
Ha sbagliato in qualifica e alla prima curva del secondo giro, quando, per la troppa fretta, ha vanificato le possibilità di contrastare il compagno di squadra fino alla bandiera a scacchi. Poi, però, ha esaltato con una rimonta e una serie di sorpassi che in MotoGP non si vedeva da tempo. La sfida finale con Marquez, in tutto e per tutto il suo erede, è stata la ciliegina su una torta davvero saporita. Ben tornato!
Strepitoso, come peraltro si era già ampiamente capito nei test invernali. In tutto il fine settimana è stato quasi sempre davanti al compagno di squadra, che ha battuto senza pietà in gara, dove è stato anche capace di replicare al sorpasso di Rossi. “Ma Valentino è Valentino, il maestro” ha detto con il solito sorriso sulle labbra commentando il terzo posto. E’ davvero speciale, “cattivo” agonisticamente parlando naturalmente, come tutti i grandi campioni. E in prova, attaccandosi a Pedrosa, dandogli fastidio, ha dimostrato di non tralasciare nemmeno l’aspetto psicologico.
DANI PEDROSA 4
In affanno nelle libere, un po’ meglio in qualifica (dove però ha fatto una brutta scorrettezza a Marquez), di nuovo in difficoltà in gara, dopo essere stato a lungo secondo. Prendere paga dal compagno di squadra al debutto in MotoGP è una brutta botta psicologica e dopo aver subito il sorpasso da Rossi si è sgonfiato come un palloncino, come succedeva nel 2011: la seconda parte dell’anno scorso, quando aveva conquistato 7 GP, più di tutti, sembra lontanissima.
CAL CRUTCHLOW 6,5
Dopo le prove ci si aspettava ben di più di un quarto posto, dovuto anche a un errore banale nel tentativo di resistere all’attacco di Rossi. Mezzo punto in più perché in rettilineo la sua Yamaha era evidentemente più lenta delle altre moto e Cal doveva recuperare in curva quanto perdeva in rettilineo.
ALVARO BAUTISTA 5
Diciamo la verità: non entusiasma mai, né in prova né in gara. Sembra sempre che faccia il suo compitino e nulla più: deve fare un salto di qualità.
ANDREA DOVIZIOSO 7,5
E’ andato tanto forte in prova che ci si era illusi che anche in gara potesse essere protagonista. La realtà, purtroppo è ben differente, ma il Dovi non ha nulla da rimproverarsi, e anche domenica, finché ha potuto, ha lottato senza risparmiarsi. E in Ducati lo stimano sempre di più.
NICKY HAYDEN 7
In prova ha preso una gran paga dal compagno di squadra, ma in gara gli è finito in scia: la sua parte la fa sempre dignitosamente.
ANDREA IANNONE 6
Ha ottenuto il miglior risultato possibile, progredendo turno dopo turno.
BEN SPIES 4
Unico pilota MotoGP a non accedere alla QP2, Spies si conferma in grande difficoltà, arrivando ultimo tra i piloti al traguardo con una moto ufficiale: chissà se rimpiangerà di non essere andato in SBK con la BMW.
STEFAN BRADL 4
Appena prova a forzare un po’ di più il ritmo – in questo caso per provare a replicare al sorpasso di Rossi – finisce a terra.
YAMAHA 9
Alla vigilia si credeva potesse essere in difficoltà in Qatar, invece ha dominato prove e gare: è sempre la più equilibrata.
HONDA 8
Tanti problemi, inaspettati, all’avantreno: nelle prove, sia Pedrosa sia Marquez hanno fatto una “carriola” di dritti. Non è così semplice da mettere a punto.
DUCATI 5
Purtroppo, il divario con le giapponesi rimane grande. Inevitabilmente, dato che la Desmosedici è pressoché identica a quella dell’anno scorso. Ma per l’impegno profuso, a Borgo Panigale meriterebbero un 8 in pagella.
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