JORGE LORENZO VOTO 9
Ha vinto di forza in casa del “nemico”: per questo il suo successo vale doppio, importante per la classifica, fondamentale a livello psicologico. Ha lavorato benissimo in prova e quest’inverno proprio in funzione del passo gara e
sembra tornato ai livelli del 2010. Certo, se Stoner non avesse avuto problemi fisici probabilmente non avrebbe vinto, ma questo non lo riguarda.
DANI PEDROSA 8
In prova gli è successo di tutto, tra rotture e problemi di vario genere, che lo hanno innervosito fino a farlo cadere. Inoltre, era debilitato dalla febbre e forse un po’ “tapirizzato” per il casino per la patente nautica “comprata”. In gara, però,
ha ritrovato smalto e una moto competitiva e se ci avesse creduto di più avrebbe anche potuto contendere il successo a Lorenzo. Suoi due dei sorpassi più belli del GP.
CASEY STONER 6
Ha preso paga sia in prova sia in gara, anche se domenica ha guidato alla sua maniera. Ha perso per l’indolenzimento della mano destra: sicuramente non è una colpa, ma è anche vero che Stoner sembra trascurare troppo la preparazione fisica. Inoltre
rifiuta cure specifiche per qualsiasi dolore (per esempio al collo): con queste moto, non ce lo si può permettere.
CAL CRUTCHLOW 7,5
Un ottimo fine settimana, sempre nelle prime posizioni: in prova ha conquistato la prima fila (miglior risultato in MotoGP), in gara ha dato spettacolo, riuscendo a battere il compagno di squadra, al debutto in Yamaha, ma comunque più esperto di lui. E’ anche un bel personaggio.
ANDREA DOVIZIOSO 6
In Qatar è sempre andato fortissimo, ma
non è riuscito a sfruttare al meglio il circuito favorevole. E’ vero che non conosce ancora bene la Yamaha e sicuramente è stato rallentato da una messa a punto non perfetta sia di ciclistica sia di elettronica, ma
Crutchlow avrebbe dovuto tenerlo dietro.
NICKY HAYDEN 7
Primo ducatista sia in prova sia in gara: può dire che più di così non si poteva fare. Ci mette sempre l’anima e per questo merita un voto altissimo rispetto al risultato finale.
ALVARO BAUTISTA 5
Non ha convinto per tutto il fine settimana, anche se in gara si è dato da fare ed è riuscito a vincere la sfida con l’altra Honda satellite.
STEFAN BRADL 6,5
Un debutto dignitoso, anche se nel finale non è più riuscito a guidare come faceva fino a metà gara per il calo della gomma posteriore: inevitabile, quando sei alla prima gara in MotoGP.
HECTOR BARBERA 5,5
Durante le prove è l’incubo di tutti i piloti della MotoGP: vaga per la pista, in attesa del “gancio” buono. E’ un peccato, perché
sa guidare, ma non lavora mai in funzione della gara. Impossibile confermare se ha buttato fuori Rossi (come sostiene Valentino): non ci sono le immagini.
VALENTINO ROSSI 4
Personalmente credo che sia assolutamente normale che abbia perso la pazienza e che non abbia più voglia di spingere.
Non ci crede più e, di conseguenza, i risultati sono disastrosi: 12esimo e ultimo in prova tra i piloti della MotoGP, decimo in gara a una vita dai primi.
Così non si può andare avanti.
BEN SPIES 4
Come l’anno scorso: va fortissimo per tutto l’inverno, poi sparisce quando ci sono le gare. E’ caduto due volte in prova (una malamente) e questo, sicuramente, gli ho tolto sicurezza, ma in gara è andato veramente piano, rallentato dal chattering e dalla poca fiducia con l’anteriore.
COLIN EDWARDS 7
Primo pilota in sella a una CRT sia in prova sia in gara: il vecchio Edwards fa quello che deve fare.
RANDY DE PUNIET 4
E’ caduto due volte in prova e ha preso paga da Edwards nonostante la sua ART sia sicuramente più competitiva.
YONNY HERNANDEZ 6,5
Prestazione più che dignitosa del colombiano.
ALEIX ESPARGARO 4
Inesistente.
IVAN SILVA 4
Ha perso nettamente il confronto con il compagno di squadra.
MATTIA PASINI 4
Purtroppo questa moto non riesce a guidarla.
JAMES ELLISON 4
Molto lento.
DANILO PETRUCCI 5
Costretto al ritiro da un problema tecnico.
La sua Ioda è talmente acerba che sarebbe più giusto non giudicarlo…
KAREL ABRAHAM 5
E’ stato
costretto al ritiro da un problema ai freni al sesto giro, mentre era 11esimo davanti a Rossi.
MICHELE PIRRO 6
La sua FTR-Honda è probabilmente la moto più acerba dello schieramento, ma Michele, almeno in prova
ha fatto vedere di saper guidare. In gara è stato costretto al ritiro perché si bloccava la ruota posteriore.
YAMAHA 9
La M1 è
molto equilibrata, non sembra avere problemi particolari. Manca un po’ di potenza, ma la differenza sul dritto rispetto al passato è molto minore.
HONDA 9
In prova era sembrata in grande difficoltà, ma
in gara ha dimostrato di essere ancora vincente.
DUCATI 4
Per impegno, dedizione e difesa ad oltranza dei suoi piloti, meriterebbe 10. Purtroppo, il tempo gioca contro la Ducati:
è impossibile pensare di fare in sei mesi una moto che batta i giapponesi, che da 30 anni costruiscono telai perimetrali in alluminio. I risultati sono contro la Ducati, anche se è impietoso chiedere la luna in così poco tempo. Ma nelle corse contano solo quelli.