Le pagelle del Mugello

Le pagelle del Mugello
Valentino: 10, di affetto e come grazie, stesso voto ai 76mila del pubblico e a un Pedrosa perfetto. 4 al Mugello, pista meravigliosa ma per tutto il resto è un disastro | G. Zamagni, Mugello
7 giugno 2010


VALENTINO ROSSI VOTO 10

Così, di solidarietà, di affetto, di incoraggiamento, di “in bocca al lupo”, di pronta guarigione. Sabato, dopo la sua caduta, sul Mugello era calata una depressione totale e generale, che soltanto la telefonata in diretta di Valentino dall’ospedale ha fatto svanire. Grande Vale, grazie sempre e comunque.

 


APPASSIONATI VOTO 10

Nonostante i prezzi alle stelle, nonostante il loro beniamino non ci fosse, in 76.000 (perlomeno stando alle dichiarazioni) hanno riempito le colline del Mugello, con cartelli di ogni tipo inneggianti Valentino Rossi. L’enorme scritta “VALE” nella quale si è trasformata la tribuna Ducati durante il giro di ricognizione è stata da pelle d’oca ed è da ricordare l’enorme folla che si è comunque radunata sotto il podio a celebrare Pedrosa, Lorenzo e Dovizioso.

 


DANI PEDROSA VOTO 10

Un fine settimana perfetto, con pole e vittoria: nessuno ci era ancora riuscito in questa stagione. A volte è sottovalutato, spesso viene criticato, ma Dani è un gran pilota e se la moto lo assiste, come è avvenuto al Mugello, diventa fortissimo.

 


JORGE LORENZO VOTO 8

Fuori Valentino, è come se Jorge abbia perso il suo punto di riferimento. In prova aveva un passo impressionante, ma in gara non è riuscito a ripetersi, preferendo accontentarsi di un piazzamento, comunque ottimo. Adesso ha preso il posto di Rossi in tutto e per tutto: un secondo posto, fa storcere la bocca. Una pressione inedita per Lorenzo, con la quale dovrà imparare a convivere.

 


ANDREA DOVIZIOSO VOTO 8

Considerando quello che ha fatto il compagno di squadra, meriterebbe un voto in meno, ma considerando che al Mugello non era mai andato forte, l’8 ci sta tutto. Ha perfino illuso di poter soffiare il secondo posto a Lorenzo, ma il terzo podio in quattro gare conferma che Andrea è in crescita costante e molto concreto.

 


CASEY STONER VOTO 5

Un quarto posto al Mugello a 25”703 dalla vetta non può essere considerato un buon risultato. E’ vero che Casey era reduce da due cadute in tre GP e non poteva certo permettersi un altro errore, ma in tutto il fine settimana non è mai stato all’altezza della sua fama di pilota più veloce del mondo.

 


MARCO MELANDRI VOTO 6

Sei? A uno che ha fatto quella gara lì, dopo essere stato così tanto in difficoltà in prova? Sì e d’istinto gli avrei addirittura dato l’insufficienza. Provo a spiegarmi. Ho trovato fuori luogo le dichiarazioni di Melandri alla vigilia contro Rossi, dichiarazioni che rivelano un astio fuori dal comune. E proprio l’assenza di Valentino ha trasformato Marco, che in gara si è esaltato e ha guidato benissimo, come non aveva mai fatto quest’anno. Inoltre, continuo a pensare che lui è molto più forte di Randy De Puniet (voto 7), ma lo ha battuto per soli due decimi.

 


BEN SPIES VOTO 7

Su una pista difficilissima da imparare, Spies ha confermato ancora una volta di essere un talento e un buon pilota. In gara, però, gli manca ancora il ritmo della MotoGP e con la Yamaha che ha avrebbe dovuto rimanere con il gruppetto in lotta per il quarto posto. Insomma, meriterebbe sei, ma visto quello che fanno gli altri debuttanti merita un voto in più, di incoraggiamento.

 


MARCO SIMONCELLI VOTO 6

Un passo in avanti, visti i tempi che ha fatto dopo l’uscita di pista.

 


NICKY HAYDEN VOTO 5

E’ caduto alla… Stoner, per la chiusura dello sterzo: dopo tre quarti posti consecutivi, sognava il podio, invece ha faticato per tutto il fine settimana.

 


MUGELLO VOTO 4

La pista è una delle più belle, se non addirittura la più affascinante del mondo, ma tutto il resto è un disastro. I biglietti sono tra i più cari, se non i più cari del mondo, i servizi ridotti al minimo, i megaschermi lungo il tracciato pochi, lontanissimi e di dimensioni ridotte. Gli addetti al controllo e alla sicurezza, inoltre, sono isterici e scortesi: un disastro.

 

 

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