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La bellissima giornata avrebbe dovuto concludersi con la sesta gara in programma, quella dei sidecar, ma a metà della 500 il pubblico aveva cominciato a invadere la pista sfondando reti e cancelli. Non era la prima volta che gli spettatori ci provavano e in quel maggio 1975 ruppero gli argini: tra la Tosa e la Rivazza mezza pista era bordata di gente.
Nico era dodicesimo con la Jada Suzuki bicilindrica ex-Findlay, nella 500 dominata da Agostini che con la Yamaha inflisse un minuto a Phil Read sulla MV. All’uscita delle Minerali uno spettatore si era addirittura sdraiato sulla fascia d’erba, un metro scarso, tra il guardrail e il cordolo. L’organizzatore Checco Costa dovette anche arginare la protesta dei sidecaristi e passò una delle più brutte giornate della sua vita.