Lettera aperta di un lettore a Jorge Lorenzo: gladiatore oppure no?

Una gara tiratissima, dove ha primeggiato il duello Rossi-Lorenzo. Due i fatti salienti: la polemica sulla condotta di gara di Valentino e il comportamento a posteriori di Jorge. Segue la lettera aperta di un lettore al pilota maiorchino
7 ottobre 2010


Caro Jorge, diciamoci la verità: la sfida l’hai voluta e non l’hai vinta.

Lì, a Motegi, in quell’arena, potevi giocare al risparmio per il titolo mondiale e fare la tua gara tranquilla, ma non lo hai fatto. Ti ci sei buttato completamente dentro perché la posta in palio non era più il titolo, ma qualcosa di più, molto di più.
E sapevi pure che vicino a te non c’era un pilota qualsiasi, ma il più tosto. Uno che ha vinto tutto, uno che si esalta nei combattimenti ravvicinati. E aveva pure una gran voglia di tornare. Fai due conti.
E’ stata una tua decisione, consapevole ci auguriamo, quella di accettare il duello. Quindi spazziamo via bronci e vittimismi.
A giochi fatti (e persi) è facile recriminare “è stato sporco!”, molto più difficile ammettere: “ha vinto lui”. Se poi consideriamo che quel lui si chiama Valentino Rossi, ci può anche stare, no?
Avevi combattuto da gladiatore.
Eh si, perchè è stato bello vedervi ed esaltarsi. A fine corsa ci era sembrato che ti fossi pure divertito: ti sei alzato in monoruota al traguardo e, rientrato ai box, hai fatto vedere l’indice alle telecamere come volessi dirci: “avete visto come si combatte? Alla prossima dunque!”. Ti ricordi?
Vanne fiero quindi, e rialzati. Vai dal tuo avversario e digli: “è stato un duello tosto! Ma la prossima volta vinco io”.
Così si fa! Certamente più dignitoso che andare da mamma Yamaha a lamentarsi dello stile di guida del compagno di squadra.
No caro ispanico, non vogliamo più vederti così. Non si raccoglie il guanto della sfida per poi tornare indietro se le cose non vanno per il verso giusto. Ti piace il pubblico italiano? Conquistalo.
E noi tutti, ancora una volta, applaudiamo a questo spettacolo mozzafiato. Si, perché le emozioni di domenica 3 ottobre 2010 sono le stesse che negli ultimi anni ci hanno avvicinato a questo sport e che ci tengono attaccati alla tv con il fiato sospeso.
Oppure preferiamo vedere un gentil sorpasso con tanto di nobile inchino tra i due rivali? Forse in un altro sport, non in una gara di motogp. E allora “Ave Caesar”!


Maurizio Giantin

 

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