Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Negli ultimi giorni non si sta parlando di altro: Liberty Media ha ufficialmente annunciato l’acquisizione del 86% di Dorna Group. Liberty Media Corporation fa capo a tre diversi gruppi azionari: Liberty SiriusXM Group, Formula One Group e Liberty Live Group e ha appunto acquistato Dorna, la società spagnola che gestisce la parte commerciale di eventi sportivi principalmente legati al mondo delle due ruote, come per esempio la MotoGP, la Superbike, la MotoE e anche il recente Mondiale Femminile WEC.
Liberty Media dovrebbe quindi entrare in possesso dei diritti televisivi sui campionati citati poco sopra, tuttavia l'acquisizione sarà soggetta alle varie approvazioni da parte delle autorità competenti in materia di concorrenza e investimenti esteri in varie giurisdizioni, tra cui i vari organismi antitrust.
La notizia ha fatto discutere molto sui social, compresi i nostri (seguiteci su Facebook e su Instagram se ancora non lo state facendo) dove in molti si sono schierati contro la novità.
Sotto ai nostri post su Facebook avete commentato in molti e a primo colpo d'occhio notiamo una certa preoccupazione. In molti sono infatti intimoriti dalla "mania di spettacolo" americana e dal modello Formula 1, difficilmente applicabile al mondo delle competizioni su due ruote. In altrettanti però la pensano diversamente: "La Formula 1 ci ha guadagnato in spettatori, circuiti, sponsor ecc. Quindi bene così".
La paura più grande è quella che Liberty Media sconvolga il regolamento della MotoGP e nei commenti dei nostri post abbiamo trovato molte ipotesi, dalle più realistiche a quelle più fantasiose: "Vedremo, ma la paura degli eccessi è gigante. SHOW prima di tutto. SPETTACOLO ad ogni costo. Fino a che punto arriveranno le AMERICANATE? 50 giri con pit stop obbligatorio per cambio gomme e rifornimento carburante? Punti addizionali per il giro veloce, l'impennata più lunga, il sorpasso più folle...Spero di no, ma di chi fa dello sport solamente un mezzo per generare profitto ad ogni costo non mi fido".
Altro tema molto discusso, affrontato anche da Nico Cereghini nel suo editoriale, è quello della sicurezza. La nuova organizzazione sarà in grado di mantenere alta la sicurezza rendendo le competizioni sempre più sicure? Anche questa è stata una tematica di discussione accesa.
Parlando di fredde percentuali e di numeri: su Instagram abbiamo pubblicato un sondaggio dove vi abbiamo invitato a prendere una posizione ben definita sulla questione. I numeri parlano chiaro, siete molto dubbiosi sul futuro della MotoGP nelle mani di Liberty Media, il 72% si è dichiarato perplesso dalla mossa commerciale, mentre ill 28% sostiene che Liberty Media porterà del benefici alla corse su due ruote.
L'innovazione, e i cambiamenti più in generale, da sempre portano con se dubbi e incertezze e alla fine è giusto che sia così, specialmente se pensiamo che la MotoGP sta finalmente risvegliando quella passione e quella voglia di guardare le gare - che mancava da qualche anno - grazie a un campionato combattuto e un livello generale altissimo. L'errore è sempre dietro l'angolo, tuttavia la struttura e l'esperienza di Liberty Media potrebbe giovare alle corse sulle due ruote, specialmente ai Campionati come la SBK, Moto2 e Moto3.
Per scoprirlo, in tutti i casi, non possiamo fare altro che aspettare un piano di azioni concrete. Intanto potete dirci la vostra nei commenti di questo articolo.
Immagine: MotoGP