Lin Jarvis: per Lorenzo scelta difficile

Lin Jarvis: per Lorenzo scelta difficile
Jorge voleva fare una uscita come wild card e ora ogni piano è sconvolto, ma con Yamaha il suo contratto vale solo per il 2020. Con Rossi in Petronas? Chissà. Più concretamente, il manager Yamaha affronta poi il tema della crisi economica e del futuro della MotoGP
29 aprile 2020

Jorge Lorenzo tiene banco, di questi tempi, e le sue dichiarazioni social rimbalzano in tutto il mondo creando qualche perplessità. Dopo avere a suo tempo espresso la volontà di partecipare al GP di Catalogna come wild card – possibilità negata dal Covid - più recentemente ha lasciato trapelare il desiderio di fare qualcosa in più: magari anche un ritorno a tempo pieno in quanto “non sono a corto di offerte”.

Intervistato dalla Gazzetta, il manager di Yamaha Racing, Lin Jarvis, ha chiarito la posizione di Yamaha.

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“Con noi Lorenzo ha un contratto di un anno soltanto – ha detto Jarvis - e magari potrebbe essere una soluzione per altri. Nei test di Sepang ha ritrovato i suoi automatismi e ne siamo stati felici, ma naturalmente questa pausa forzata complica le cose, non sappiamo se altre wild card saranno permesse in stagione, sarà molto difficile anche per lui scegliere una strada”.

Davvero Jorge potrebbe far coppia con Valentino nel team Petronas dal 2021? L’ipotesi non è stata scartata da Rossi, secondo lui Lorenzo sarebbe perfettamente in grado di tornare a correre a tempo pieno. Non sarebbe contento Morbidelli, però, ha aggiunto il Dottore. Cosa ne pensa Jarvis?

“Sarebbe interessante – ha risposto maliziosamente - anche perché non sarei io a doverli gestire… Ma credo che sia improbabile: il team Petronas ha uno scopo diverso, e punta a far crescere le nuove generazioni dei piloti”.

Più complessi i temi economici affrontati da Lin Jarvis sul sito Speedweek.com, intervistato dal collega Wiesinger. Se la crisi finanziaria del 2008, ragiona l’intervistatore, ha indotto a suo tempo Kawasaki e poi Suzuki ad abbandonare la MotoGP, questa volta il colpo potrebbe essere ancora più forte: Jarvis teme defezioni?

“Ogni recessione economica porta a una situazione preoccupante nello sport motociclistico - spiega il direttore generale di Yamaha Motor Racing - ed è difficile stimare quali decisioni le aziende prenderanno. Yamaha è tra i grandi protagonisti del settore, le nostre fabbriche sono sparse in tutto il mondo e abbiamo tra 65.000 e 70.000 dipendenti. Potremmo incontrare grandi difficoltà, e questo vale anche per fabbriche come Aprilia, KTM o Ducati, ma ciò che mi rende ottimista è che Yamaha è molto impegnata, la MotoGP è una parte molto importante del business, per il marchio, per la promozione e per rilanciare il mercato."

Lin è sicuro di avere una buona squadra, ma soprattutto vede segnali di continuità anche nella politica delle altre Case giapponesi.

“Con Maverick e Fabio abbiamo due forti piloti della MotoGP per il 2021 e il 2022. E vedo che la Honda ha offerto a Marc Márquez un nuovo contratto di quattro anni, fino alla fine del 2024. È un impegno abbastanza solido, e Suzuki ha appena prorogato il contratto con Alex Rins di due anni. Quindi mi pare di capire che non sarà solo la Yamaha a continuare a correre”.

Tutte le Case collaborano tra loro sul piano politico riiguardo al tema Racing? Nel 2019 c’erano state delle divisioni importanti.

“E’ vero - ha confermato Jarvis - nel 2019 si sono svolte poche discussioni all'interno dell'MSMA. Ma ora ci incontriamo regolarmente in teleconferenza e discutiamo molto, ritengo sia un segnale positivo. La chiave per il futuro è la sostenibilità, e ci stiamo lavorando: dobbiamo essere ragionevoli, equilibrati, e tenere d'occhio i costi. Sono sicuro che se saremo ragionevoli e riduciamo i costi, tutte le Case continueranno”. 

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