2 maggio 2021
- ore 17:00
Joan Mir: “Bisogna essere realisti: il 5 posto era il massimo risultatii"
“Ti aspetti sempre di più, durante il fine settimana ho fatto dei passi in avanti e mi sentivo particolarmente forte nel passo. Ma a Jerez con la Suzuki, non avendo la potenza per superare, e stare dietro agli altri fatichi a fermare la moto, potresti fare di più ma non ci riesci. E’ un po’ frustrante, ma non è la prima volta che accade qui in Jerez, la gomma anteriore si scalda. Devo migliorare in qualifica, senza nessuno avanti sarei andato molto più forte. Miller non aveva un passo più veloce del mio, ma è stato molto intelligente e ha sfruttato un’occasione importante.
“In gara non avevo nessun vantaggio rispetto agli altri con il grip, abbiamo cercato di gestire le gomme nel modo migliore possibile e ho ottenuto il massimo risultato. Il problema è non riuscire a superare chi ti sta davanti, è chiaro che capita anche agli altri piloti, ma con un po’ più di potenza sarebbe più facile.
“Test. Non abbiamo tante cose da provare, mi piacerebbe fare più giri con la media anteriore, abbiamo delle idee per il futuro, specie per Le Mans, un altro circuito difficile per noi, ci dobbiamo focalizzare su quel GP.
“Ho scelto la gomma anteriore, perché con la media non avevo il feeling per fare la gara: non è stata una brutta scelta, anche se forse con le altre gomme sarebbe stato meglio.
“Sindrome compartimentale. Ho avuto anch’io qualche problema quando ho provato a spingere più forte, qui a Jerez 27 giri sono complicati, bisogna gestire la situazione, ma non posso dire tanto, non ho quel problema. Ma questi circuiti sono molto faticosi, non credo sia la prima volta che capita a Quartararo (era già stato operato nel 2019, NDA). Credo, non sono sicuro, che fare motocross ti possa aiutare un po’. Immagino che per Fabio sia stato frustrante perdere una gara già vinto, ma non posso dire di più.
“Marquez? Io credo che stia vivendo una situazione complicata, stare un anno fuori non è facile, lo sta capendo. Molti si chiedevano se era un extra terrestre o umano, la verità è che è difficile, non è che perché sei Marquez torni in MotoGP e vai subito veloce, i piloti sono sempre più preparati. Nessuno mette in discussione il suo talento, ma è complicato anche per lui.
“Preoccupato? No, non sto guardando la classifica generale, guardo gara per gara, cerco sempre di fare il massimo. Sapevo che questa stagione sarebbe stata più difficile, ma stiamo facendo bene, sapevamo che qui non si poteva vincere. Bisogna essere realisti: qui potevamo fare quinto e qui ho fatto quinto. Nakagami mi ha passato alla sei, io non potevo farlo in quel punto, chi ha un po’ più di motore ha un aiuto, ma tutti fanno fatica a superare. Miller non aveva il miglior ritmo, ma si è trovato davanti”.