14 novembre 2021
- ore 17:58
Valentino Rossi: “Cambierei il 2015: ho perso non per colpa mia"
“E’ stato un week end molto speciale. Ero un po’ preoccupato, non sapevo come mi sarei sentito, se sarebbe stato possibile mantenere la concentrazione. Ma è stato un grande week end fin da giovedì con tante sorprese, emozionante vedere i miei piloti con i miei caschi. Grande rispetto da tutti i piloti, da tutta la gente del paddock: non è così normale. E’ stato possibile arrivare nei 10: ho chiuso la mia lunga carriera con i migliori dieci del mondo. E’ importante per me, potrò dire a lungo di aver finito nei 10. Alla fine tanto casino, non lo dimenticherò mai.
“Quale emozione più grande? I caschi e le moto quelli che preferisco, anche l’abbraccio con tutti i piloti in conferenza stampa e alla fine della gara. Ma i caschi dei piloti dell’Academy è stato emozionante, ero molto felice e non me lo aspettavo.
“Prima di tutto, abbiamo lavorato bene con la squadra e ieri la moto era migliorata nelle FP3. Da sabato a domenica abbiamo ulteriormente migliorato, ieri pecco mi ha aiutato a stare nei primi 10, puoi fare un’altra gara. Oggi avevo le motivazioni come se mi stessi giocando il titolo: l’ultima gara è molto importante, non la dimenticherai male. E’ stata dura mantenere la concentrazione, ma ho guidato bene, non ho fatto errori, è stato fantastico.
“Nel 2022 VR avrà 4 moto in MotogP, spero che uno di questi piloti, credo Pecco, ma anche Franco possano lottare per il titolo. Possono diventare delle super star della MotoGP.
“Nelle ultime gare abbiamo migliorato tanto la moto, abbiamo lavorato bene con David e Matteo. E’ stata una stagione difficile, cruciale per decidere se continuare, ma i risultati non arrivavano. Era facile arrendersi dopo aver annunciato il ritiro, ma nessuno l’ha fatto. E dopo Portimao non volevo arrivare ultimo. E’ stata la migliore gara della stagione.
“3 parole per la mia carriera. Divertente e molto competitiva.
“Piangere? Lo farò stasera, vi manderò un video.
“Sono contento che è finita, lo penso come l’ultimo GP dell’anno non della mia carriera. Lo capirò meglio a Marzo. Ho sperato di vincere il decimo titolo, ma non posso lamentarmi dei miei risultati. Se mi fossi impegnato all’inizio come alla fine, forse avrei vinto ancora di più.
“Ronaldo. E’ il mio idolo, al di là degli sportivi del motore, lui è il mio idolo, lui ha dato a me quello che io ho dato agli altri, ho capito di più con lui cosa vuol dire stare dall’altra parte.
“Cosa hai pensato nell’ultimo giro? Ho cercato proprio di non pensare che era l’ultimo giro, ho pensato pochissime volte durante la gara che era l’ultima. E’ stata una grande prova psicologica riuscire a pensare alla gara. La moto alla fine andava piuttosto bene, con meno benzina entro forte in curva, andava piuttosto bene. Ho fatto di tutto per stare davanti a Franco, potrò sempre rinfacciargli che finché c’ero gli sono stato davanti. Poi bello avere tutti i piloti lì e nel box volevo fare casino serio, era la sensazione che mi mancava.
“Cosa non rifarei in pista? Rifarei il week end di valencia del 2006, mi sarei preparato meglio e magari non sarei caduto. Nel 2015 ho fatto tutto quello che dovevo, ma non è stato colpa mia se ho perso. Quello è il rimpianto più grande. Nel 2006 ci poteva anche stare, venivo da tante vittorie di fila, ci può stare di perdere. Nel 2015 sarei arrivato a 10, avrei allungato la mia carriera di campione del mondo di sei anni in più. Finire così ha fatto male. Per il resto non cambiare niente.
“Oggi era la mia ultima gara con la MotoGP: la cosa che mi dà più gusto è fare il pilota di motogp, ho voluto fare il pilota fino alla fine. Quello mi ha dato la spinta giusta, fare una buona gara l’ultima gara mi farà dire fra dieci anni di aver finito bene.
Da una parte sono contento di avere più tempo libero, correre in macchina lo volevo fare da tanto tempo.
“Partivo da una idea di essere tristissimo e disperato, è un po’ una sorpresa essere così contento. E’ diverso di vincere una gara o un mondiale, ma mi sono divertito, è stato bello, me la sono goduta come un mondiale”.