25 aprile 2025
- ore 17:44
L'intervista di Pecco Bagnaia a Riders (Sky)
"Le gare europee mi fanno sentire più a casa, mi piace di più. L'incontro
con Papa Francesco è stato un regalo di nozze del presidente della
Federazione, è stato meraviglioso. Con poche parole ci ha regalato un
pensiero di amore e di positività: non era scontato, è un momento che mi
porterò dietro per sempre, sono quelle piccole cose che fanno la
differenza. Jorge Martin? Mi piace più parlare nel privato. La prima cosa
che ho fatto è stato scrivergli e parlarci. Non mi piace dimostrare
vicinanza pubblicamente, è come dare meno valore a una cosa. Mi è venuto da
dirgli di circondarsi di persone che gli vogliono bene, che gli mettano in
testa chi è e cosa ha fatto, è un momento in cui ha bisogno di vicinanza
familiare, che lo aiutino a dargli calma. La stagione sta andando bene
rispetto alle scorse, a discapito di un po' di feeling mi sto imponendo di
finirle tutte a un certo livello. Siamo stati comunque veloci, ho 20 punti
in più rispetto a quelli dell'anno scorso. A livello di feeling non sono
ancora al mio 100%, abbiamo fatto un passo in avanti ad Austin e in Qatar,
prima eravamo un po' alla ricerca. Da questa gara ripartirò con la moto del
Qatar: questo è un grande passo avanti, mi rende sereno e contento.
L'obiettivo è lavorare in questa direzione qua, la mia squadra mi sta dando
tutto quello che può. Tempo al tempo ma ce la stiamo mettendo forte per
tornare ad essere lì. Marc sta facendo un inizio stagione ai livelli del
2019, dove ha stravinto: è salito su questa moto, si è trovato stra bene e
ha fatto step su step. Ha alzato l'asticella con questa moto nelle curve a
sinistra, dove riesce a fare una differenza importante: ha messo uno step
alla nostra moto. Ad Austin è caduto perché non aveva margine, era la prima
volta dove vedevamo Marc spingere davvero forte, è caduto esagerando. In
Qatar è riuscito a vincere in modo assurdo, come è Marc: ha aspettato che
arrivassi io e da lì ha spinto come avrebbe dovuto. Riesce ad adattarsi a
situazioni meno comode come in Qatar, dove non era a postissimo, ha fatto
una gara super. Non gli si può dire niente. Quest'anno sono rimasto molto
scottato, perché nonostante fossimo più forti non abbiamo vinto, abbiamo
fatto errori. Provo ad analizzare le varie cose e un passo in avanti è
stato fatto, nel capire quando spingere e quando no: a livello di punti
siamo sempre lì, a volte vorrei spingere di più, ma so che mi avvicinerei
troppo al limite, e non è il caso, perché non ho una situazione chiara al
100%. La frenata, che è sempre qualcosa che mi riusciva bene negli scorsi
anni, non è che mi stia venendo meno. La differenza è quando devo inserire
la moto, adesso devo trattenerla un po' di più: è qualcosa che viene
lavorando. Si parla di millesimi e di feeling. In questo momento ho
discusso con la squadra di toccare il meno possibile, per tornare prima ad
avere un buon feeling e poi dopo lavorare. Abbiamo diverse cose da provare
ai test, come cose che a inizio anno ho tolto, il telaio è un elemento
importante da provare, ma non so se faremo in tempo. Bisogna fare con molta
attenzione. Sono sereno perché sto facendo di tutto per essere in forma il
più possibile e il più possibile tecnicamente preparato. Il pacchetto c'è,
Marc lo sta dimostrando, la squadra è sul pezzo, l'ultimo tassello devo
mettercelo io. So di aver fatto tutto bene e di essere pronto a vincere,
poi quello che verrà verrà. Il venerdì non abbiamo abbastanza gomme, si
cerca di usarelo stesso treno, il venerdì pomeriggio hai metà turno e poi
dopo devi pensare a fare i tempi. Un po' mi si complica la cosa,
l'obiettivo è tornare a guidare bene, perché dal momento che sono a posto
poi viene tutto di conseguenza. Con Marc chiacchieriamo di qualsiasi cosa,
anche al di fuori delle gare: è una relazione tra due compagni di squadra
intelligenti. La forza di Ducati è che a tutti e due viene data la stessa
possibilità, entrambi vengono ascoltati allo stesso modo e questo non ti fa
sentire primo e secondo pilota. Io questa cosa qua non l'ho mai cercata,
non so se Marc lo farà. Ducati continua a darmi molto retta anche sullo
sviluppo, sono quello che conosce meglio questa moto qui. Marc si è messo
giù e si è trovato meglio che con la GP23 dall'inizio dell'anno e si è
messo a lavorare meglio sulla prestazione pura, cosa che io fino all'inizio
dei test non ho potuto fare. Mi si è complicata la situazione ed ho
faticato nelle prime due gare. Dalla terza sta andando meglio. Alex sta
facendo molto bene, rispetto allo scorso anno è migliorato nella gestione
delle gomme, credo che entrambi (i fratelli Marquez, ndr) hanno fatto un
grandissimo lavoro a casa. Hanno girato di più in moto insieme, hanno
pubblicizzato questa cosa, durante i turni sono sempre insieme, in
qualifica sono insieme e si spingono a vicenda. Il mio obiettivo è batterli
entrambi. Mio fratello? Un grandissimo analista, lui prima delle gare sa
già come andrà, ma a livello di pista sono da solo. Le ultime due gare sono
riuscito a battere il fratello piccolo, perché andavo di più. L'obiettivo è
tornare a vincere come l'anno scorso. La mia testa è occupata all'80% alle
moto, il 10% agli allenamenti, il 10% al resto. So quanto devo dedicarmi a
questo, se va male qualcosa ci penso sempre. Non sono uno che prova ansia,
sono molto obiettivo sulle varie cose e so analizzarle molto bene, con
distacco e lucidità. A volte mi fisso su delle cose, ma sono determinato e
penso al mio. So come migliorarmi e cerco di farlo nel migliore dei modi.
Se non riesco a farlo da solo intervengono le persone che mi vogliono bene,
sono molto fortunato per chi ho attorno e per essere uno che analizza bene
le cose. Arrivi a un punto in cui ti senti imbattibile, mi è capitato tante
volte ed è bello, ma devi saperlo gestire: arrivi ad un punto in cui sbatti
e devi saperla gestire. Io faccio la spesa, cucino... passo il tempo a far
vedere a Domizia le configurazioni di macchine che faccio. Guardiamo sempre
la televisione la sera, parliamo del Trono di Spade: la nostra è una vita
estremamente normale, poi siamo estremamente fortunati. Vorrei stare sempre
insieme in ogni situazione ed è bello così. Alle gare non sono disordinato,
in casa sì"