19 novembre 2020
- ore 18:57
Valentino Rossi: “Non sono contento della stagione, pochi punti. A volte, dopo Jerez2 ho fatto delle buone gare, più veloce e forte, ma non è stato possibile conquistare altri podi, ma la moto ha vinto tanto.
“Devo ringraziare Yamaha che mi ha dato la possibilità di tornare dopo due anni in Ducati: in quel momento ero disperato. La squadra ufficiale mi mancherà, ma sono grato alla Yamaha.
“Crutchlow ha fatto una lunga carriera, ricordo quando ha vinto la sua prima gara a Brno, lui primo e io secondo. Dovizioso lo conosco da tantissimo tempo, dai tempi delle minimoto, tante belle battaglie con lui. Ho ricordo della gara in Malesia, quando lui ha vinto nel 2016 e io secondo.
“Arrivo da un momento difficile, dopo il Covid e dopo una rottura meccanica. Poi Valencia2 che, se non altro ho potuto finire. Speriamo si essere più competitivi.
“Noi soffriamo tanto con il grip posteriore: quando non riusciamo a far lavorare bene la gomma dietro, la M1 diventa molto difficile da guidare. Sì, su quello Vinales ha ragione, quello è l’aspetto più importante, oltre al motore.
“Dal 2016 al 2017 è stato un anno cruciale molto importante: è lì che abbiamo iniziato a soffrire. Fino al 2016 la moto era molto competitiva e si poteva vincere gare e campionati. Ma non so se è colpa della Yamaha o sono migliorate le altre Case. Dobbiamo migliorare anche noi come hanno fatto loro.
“Luca (Marini) poteva avere più punti in campionato. Non è finita, può succedere di tutto, ma lo svantaggio è abbastanza grande, non basta che lui vada forte. Sicuramente ha avuto un momento difficile dopo la caduta di Le Mans: correre in quelle condizioni è la cosa peggiore sul bagnato, e poi Aragon solo qualche punto. Come velocità ha dimostrato che se la poteva giocare.
“La Suzuki ha fatto un grande lavoro, è più semplice rispetto alla Ducati, ma hanno cercato di migliorare i punti di forza e hanno dato ai piloti una moto “amica”.
“Momenti belli del 2020? Misano1, anche se mi ha battuto Mir all’ultimo giro, ma 1-2 in MotoGP e in Moto2 per i piloti dell’Academy. Con la Yamaha tanto momenti belli, quando siamo arrivati con Burgess e c’era Furusawa. Ma il ricordo più bello è stato quando ho parlato con Lin Jarvis nel 2012, quando mi è stata data un’altra possibilità: se non ci fosse stata quell’occasione, avrei anche potuto smettere”.