9 febbraio 2020
- ore 11:13
Un solo nome al comando, quello di Fabio Quartararo, tre giorni su tre. Ma bisogna stare attentissimi a fare valutazioni solo sulla classifica dei tempi, perché alcuni piloti hanno montato questa mattina - nel momento più favorevole - la “super soffice “ (così la chiamano i protagonisti), altri lo hanno fatto ieri, altri ancora non l’hanno proprio montata, come per esempio i due piloti Ducati Jack Miller e Andrea Dovizioso, che hanno ottenuto il miglior crono con la media posteriore. Ecco quindi che il primo posto di Quartararo va un attimo analizzato: Fabio è stato certamente bravissimo e molto veloce, a conferma di un talento straordinario, ad adattarsi alla M1 2020. Ha però faticato di più sul passo gara, dove invece primeggiano due piloti in maniera chiara: Maverick Vinales (solo 18esimo nel giro secco…) e Alex Rins. Lo dice con chiarezza il cronologico dei tempi, con il pilota della Yamaha autore di una simulazione da riferimento e quello della Suzuki che, in due uscite consecutive, ha fatto vedere che se la gara fosse domani, si giocherebbe la vittoria. Vinales ha lavorato esclusivamente sulla Yamaha M1 2020, mentre Rins in questi giorni si è alternato alla guida del vecchio e nuovo telaio, della vecchia e nuova carenatura, provando anche aggiornamenti di elettronica: le scelte definitive verranno fatte in Qatar, ma la sensazione è che la Suzuki abbia fatto un altro passo in avanti e da competitiva che era, adesso è diventata molto competitiva. Toccherà ai piloti fare la differenza. Tornando alla Yamaha, la tre giorni di test ha confermato quanto a Iwata stiano spingendo sul progetto MotoGP, sotto tutti i punti di vista.
La sorpresa della giornata, almeno nel tempo sul giro, è il quarto tempo di Pecco Bagnaia; non è l’unica nota positiva per la Ducati, perché dopo i dubbi di ieri, Andrea Dovizioso sembra più convinto di aver trovato un bilanciamento per far lavorare la Michelin 2020, che rimane un’incognita nella tenuta sulla distanza (tranne che per Vinales, naturalmente). Alcuni difetti della Desmosedici rimangono, ma anche secondo l’ingegnere Gigi Dall’Igna è stato fatto un passo in avanti.
Il pilota Honda più veloce è stato Cal Crutchlow, mentre Marc Marquez è scivolato per il secondo giorno consecutivo. E’ difficile fare un bilancio della RC213V, bisogna aspettare che Marc sia in condizioni fisiche migliori: da quanto si è capito, il motore ha fatto un piccolo passo in avanti, il telaio no.
L’Aprilia lascia Sepang con tanti dati e molto soddisfazione, con Aleix Espargaro convinto di avere in mano una moto da prime cinque posizioni, anche se ancora, inevitabilmente, un po’ troppo fragile. Infine la KTM: oggi si è vista un po’ meno, ma è stato fatto sicuramente un bel passo in avanti. Adesso tutti a casa a studiare i dati, per essere pronti per i test in Qatar.