Locatelli sulla Moto2 al Mugello. Torna alle corse?

Locatelli sulla Moto2 al Mugello. Torna alle corse?
Roberto Locatelli ha guidato la Moto2 con telaio ADV sulla pista del Mugello. Un test che potrebbe anche riavvicinarlo alle corse. Se non fosse per l’arrivo di nuove regole... | Max Temporali
17 settembre 2010

Punti chiave

Da 11 mesi non saliva in sella a una moto da corsa, una volta ritiratosi dal motomondiale per la mancanza di un’offerta, più che per scelta. Restare in panchina però è stato faticoso per l’ex campione del mondo della 125 che, come ha detto più di una volta, «mi manca la mia routine, tuta, casco, guanti e stivali da infilare quotidianamente».
E’ così che, lunedì 13 settembre, Roberto Locatelli ha dato il consenso per provare la Moto2 con telaio ADV, evoluzione del modello che guida in gara Valentin Debise del Team WTR San Marino.
«E’ la prima volta che guido una moto a 4 tempi – spiega il “Loca” – ed è stato meraviglioso. Ho percorso 14 giri in totale, pochi per fare un resoconto preciso della giornata».

Perché sei tornato in pista ?
«Grazie all’amicizia con la CRP che, oltre al progetto delle moto elettriche, si occupa anche dello sviluppo del telaio portato in gara da Debise. A stare a casa è dura... In questi mesi ho cercato di farmene una ragione, ma la razionalità non sempre trova spazio fra i tuoi ragionamenti. La voglia è quella di correre, dovrei vedere quanto sono veloce però, prima di buttarmi nella mischia. Ho 36 anni, non so se vale la pena riprovarci, ma vammelo a spiegare !».

Che effetto ti ha fatto tornare in pista?
«Ero agitato, ma come sempre. Stomaco chiuso, poco cibo a pranzo e cento volte in bagno a far pipì. Una situazione normale per me…».

Come giudichi la Moto2 sotto il profilo tecnico ?
«Oggi, a maggior ragione che l’ho provata, non condivido il parere di chi sostiene che rispetto a un 250 sia un “cancello”. Ha caratteristiche molto differenti, quello che più mi ha stupito è il motore, più facile da usare rispetto alla mia Gilera, ma più difficile, almeno per me, in frenata, perché l’inerzia del motore è pazzesca, devi farci l’abitudine. Però posso dire che stiamo parlando di una moto da corsa vera, che sente la minima regolazione. Quando sono passato alla 250, anni fa, mi capitava di fare una doccia chiedendomi che mi l’avesse fatto fare di abbandonare la 125… Stavolta questo disagio non l’ho avvertito».

Cos’hai pensato al primo giro ?
«Al primo giro nulla, ero alle prese con un manubrio da conoscere; al secondo invece pensavo di avere la situazione in mano e così alla San Donato sono finito dritto. Forse dovevo stare più calmo».
 

La carena di Max Temporali
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I tempi di Locatelli sono dell’ordine del 2’03”, ma sono davvero poco indicativi.
«Avrei avuto bisogno di un altro paio di giorni per lavorare sulla moto. Nel GP del Mugello Debise partiva col 37° tempo in 1’57”940. Credo che fino alla porta dei primi 10 ci si possa avvicinare, impegnandosi duramente, poi credo proprio che la posizione di Elias sia difficilmente avvicinabile…».

Futuro in Moto2, quindi ?
«Sicuramente mi piacerebbe guidare ancora questa moto, che so, per un altro test. Aspetto quindi la telefonata dei ragazzi che hanno voluto gentilmente coinvolgermi in questa prova. Riguardo alle corse… credo proprio che sia finita qui. Anche perché in Moto2, probabilmente già nel 2011, cambieranno alcune cose…».


Il “Loca” non si sbilancia, ma è probabile che venga fissato un tetto all’età dei partecipanti e soprattutto la categoria verrà rastrellata sul fronte Italia e Spagna (sono i Paesi rappresentati dal maggior numero di piloti) per accompagnare all’uscio della porta 2-3 piloti meno redditizi per ciascuna nazione, lasciando il posto a nuove bandiere.