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MONTMELO’ – C’è un sacco di gente dentro al paddock di Montmelò: i piloti spagnoli vanno fortissimo in tutte le categorie e qui l’entusiasmo per le moto è ai massimi livelli. Un bene per il motociclismo, anche perché la stessa passione c’era settimana scorsa ad Assen e quella precedente ancora a Silverstone. Questo nonostante un sole e un caldo decisamente più da spiaggia che da autodromo, dove ci sono 61 °C sull’asfalto. Temperature che si addicono alle durissime gomme bimescola (l’anteriore deve lavorare tra 75 e 85 °C, la posteriore tra 85 e 110 °C) portate a Barcellona dalla Bridgestone: domani, per la gara, è previsto che faccia ancora più caldo.
Dopo libere dominate alla grande da Jorge Lorenzo, il grande protagonista delle ufficiali è stato Randy De Puniet, perlomeno fino a dieci minuti dal termine. Randy è in grande forma, su questa pista ha vinto due volte in 250, ed è un po’ che guida davvero forte. Vederlo da bordo pista sembra sempre che debba saltare per aria da un momento all’altro; invece sta in piedi e i tempi sono incredibili, specie considerando che De Puniet guida una Honda RC212V. In gara soffre, soprattutto nei primi giri, ma in prova è un demonio e dopo essere stato a lungo in prima posizione, il francese del team di Lucio Cecchinello ha chiuso al terzo posto, terza prima fila consecutiva, e per la terza volta miglior pilota Honda sullo schieramento.
«Volevo a tutti i costi la pole – racconta Randy -, ma Lorenzo e Stoner sono andati troppo veloci per me. L’obiettivo per la gara è arrivare nei cinque, con la speranza, magari,di salire sul podio».
Jorge Lorenzo, invece, ha conquistato la terza pole consecutiva, con un vantaggio piuttosto elevato su Casey Stoner (0”364) che la dice lunga su chi è il favorito alla vittoria.
«In gara sarà più complicato – dice nel parco chiuso il campione della Yamaha -: oggi era molto caldo e ho sofferto parecchio. Poi, con la gomma morbida sono riuscito a fare quattro giri veloci ed ho ottenuto la pole. E’ il GP di casa, spero di fare una bella gara, ma bisogna stare attenti a non fare pazzie».
Da parte sua, Stoner ha avuto un sacco di problemi durante le qualifiche, senza mai riuscire ad avere le buone sensazioni del mattino. Poi, con la gomma morbida e con un ottimo T4, Casey è risalito fino alla seconda posizione, ma i problemi rimangono.
«Nelle prime due sessioni di libere – spiega – era andato tutto bene, mentre in qualifica la moto ha cominciato a scivolare parecchio. Dobbiamo cercare più grip sul posteriore anche se, nel complesso, non è poi così male. Purtroppo, poi, quando ho montato le morbide, non ho mai avuto la possibilità di fare un giro “libero”, perché o c’era qualcuno che mi rallentava o altri che mi seguivano: sinceramente, è stato un po’ frustrante».
Al quarto posto Dani Pedrosa, che sulla pista di casa puntava certamente alla prima fila: Dani, si sa, scatta però benissimo al via e prima di tagliarlo fuori dalla lotta per la vittoria è meglio aspettare. All’ultimo giro, Ben Spies è risalito fino alla quinta posizione, proprio davanti ad Andrea Dovizioso, che prima che tutti montassero le morbide era in seconda posizione: purtroppo, Andrea, da sempre, fatica a sfruttare le coperture soffici, ma la seconda fila non è poi così male.
Incoraggiante il settimo posto di Loris Capirossi, tornato alla forcella e al forcellone del 2009, mentre Marco Simoncelli ha chiuso con il nono tempo, dopo aver sperato in qualcosa di meglio. 14esimo il convalescente Marco Melandri, mentre il sostituto di Valentino Rossi ha chiuso all’ultimo posto, staccato di 3”7 da Lorenzo: aspettarsi qualcosa di più da Yoshikawa sarebbe ingiusto e sbagliato.