Lorenzo, prima volta in seconda fila

Lorenzo, prima volta in seconda fila
È la prima volta in questa stagione che lo spagnolo non chiude le qualifiche nei primi tre, ma ha un buon passo per la gara e un contratto da 10 milioni di euro in tasca | G. Zamagni, Motegi
2 ottobre 2010

Punti chiave


MOTEGI – E’ un po’ arrabbiato Jorge Lorenzo, per nulla soddisfatto del suo quarto posto in griglia di partenza: «Dispiace aver perso la prima fila – ammette il pilota spagnolo –, soprattutto è un po’ frustrante fare quarto in una qualifica che avrei potuto dominare. Abbiamo un po’ sbagliato la strategia dell’uso delle gomme e questo mi ha impedito di migliorarmi nel finale. Ma nel complesso sono a posto: con le morbide, le coperture che si utilizzeranno in gara, ho un ottimo passo. L’importante sarà non esagerare alla prima curva e avere pazienza all’inizio. Ho utilizzato il motore nuovo (Lorenzo ha dovuto aspettare in qualifica a montarlo, perché aveva già punzonato cinque propulsori, contro i quattro di Rossi, nda) ed effettivamente va meglio, è più potente: lo useremo sicuramente anche in gara».

Poi Lorenzo parla del rinnovo del contratto con la Yamaha per i prossimi due anni.
«La trattativa è andata per le lunghe, ma non ci sono stati particolari problemi. Sono soddisfatto dell’accordo raggiunto, anche dell’aspetto economico: stiamo parlando di molti soldi (attorno ai dieci milioni di euro, nda) sarebbe assurdo che mi lamentassi. Dal punto di vista tecnico, ho l’assicurazione che sarò il pilota di riferimento per lo sviluppo, perlomeno all’inizio. Poi si vedrà. Sono felice di rimanere in Yamaha: mi piace la filosofia di questa Casa, l’ambiente è familiare, la moto competitiva. E Lin Jarvis (responsabile corse Yamaha, nda) è un tassello fondamentale. Per quanto mi riguarda, avrei firmato per un solo anno, perché mi piace darmi delle motivazioni durante la stagione, ma va bene così. Rispetto al passato avrò maggiore contatto con gli ingegneri: per me si tratta di una nuova esperienza. Solo poco tempo fa, sembrava impossibile che Rossi lasciasse la Yamaha, ma con il tempo si è capito che due piloti così forti non potevano coesistere. Nel 2011 Valentino sicuramente guadagnerà più di me, non è invece sicuro chi otterrà i risultati migliori…».

 

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