Jorge Lorenzo si frattura in allenamento
Clamoroso inizio di stagione per Jorge Lorenzo. A
due mesi esatti dallo start del Campionato del Mondo della MotoGP (che parte dal Qatar il 12 aprile), il pilota ufficiale della Yamaha
si è infortunato abbastanza seriamente al polso destro.
Quello maggioramente sollecitato in sella ai prototipi da quasi 250 cavalli che corrono nel Motomondiale.
Jorge quest'anno
aveva cambiato radicalmente il modo di allenarsi. In passato aveva privilegiato la palestra e la bicicletta, mentre recentemente - seguendo guarda caso la strada di Valentino Rossi -
aveva iniziato ad utilizzare la moto da cross e la pit bike.
In Spagna, durante uno di questi allenamenti in sella alla sua YZ-F,
Jorge è caduto, procurandosi la frattura del polso destro.
Già operato all'ospedale di Barcellona,
dovrebbe recuperare in tempo utile per prendere parte alla prima gara.
Utilizziamo il condizionale, perché attendiamo di ricevere a brevissimo il comunicato ufficiale del Team Fiat Yamaha per conoscere
l'entità del danno e i tempi necessari al pieno recupero della forma fisica.
L'incidente di Lorenzo presenta
molte similitudini con quello occorso a Marco Simoncelli nel 2009. Superpippo si fratturò lo scafoide della mano destra a pochi giorni dall'inizio del Mondiale della 250.
Anche
Marco si stava allenando con la moto da cross e l'incidente lo costrinse a saltare la prima gara. Facendo un bel regalo agli avversari.
Critiche inopportune. Giovanni Zamagni risponde ai commenti - talvolta eccessivi - dei lettori
Criticare Jorge Lorenzo perchè si è fatto male allenandosi con la moto da fuoristrada è ingiusto e assolutamente inopportuno. Ho letto critiche al pilota spagnolo totalmente fuori luogo, perchè allenarsi fa parte del lavoro di ogni sportivo. I calciatori, tanto per riprendere quanto dice mixsilo1, si allenano quotidianamente con la palla, anche durante l'estate, e, purtroppo, si infortunano spesso, ma nessuno si sogna di dirgli che non devono più allenarsi.
Girare con la moto da cross (o da supermotard) serve ai piloti per aumentare la sensibilità, il controllo in situazioni critiche e mantenere una preparazione fisica adeguata.
Da quest'anno, Jorge ha deciso di cambiare tipo di preparazione, dedicando maggior tempo alla moto, in particolare a quella da cross, ma anche alle supermotard e alle pit bike, le piccole due ruote con scarsa potenza che permettono, però, di migliorare il controllo in derapata.
E' caduto a bassa velocità, attorno ai 30 km/h, mettendo giù male la mano, con conseguente frattura del primo metacarpo e dislocazione del pollice destro. Può capitare a chiunque, non è questione di aver preso rischi inutili, come sostiene Eddy74.
Del resto, la storia del motociclismo è piena di piloti infortunatosi durante l'inverno, facendo moto o anche altre attività.
Proprio l'anno scorso, come ha ricordato sempre Eddy74, Marco Simoncelli si ruppe lo scafoide destro a poco più di una settimana dall'inizio del mondiale e fu costretto a operarsi e poi a saltare la prima gara.
Sempre nel 2009, Daniel Pedrosa cadde nei test notturni in Qatar con brutte conseguenze a una gamba, condizionando tutta la preparazione invernale. Sempre Pedrosa, l'anno scorso prima del GP della Catalunya si infortunò nuovamente allenandosi in bici, mentre Max Biaggi, nel 2005, quando era alla Honda HRC, cadde rovinosamente girando a Latina con la Supermotard, compromettendo seriemanete i test precampionato.
Altro caso eclatante fu quello di Kenny Robert (senior), che nel 1979, da campione del mondo cadde in Giappone mentre stava provando la Yamaha YZR500: si ruppe una vertebra e fu costretto a saltare la prima gara in Venezuela, ma questo non gli impedì di conquistare poi il titolo.
Potrei andare avanti all'infinito con gli esempi, ricordando anche che Valentino Rossi, il più grande motociclista dell'era moderna, va almeno due volte alla settimana con la moto da fuoristrada: criticare Lorenzo per quanto è accaduto, non solo è sbagliato, ma assolutomento fuori luogo.
(di Giovanni Zamagni)