Rossi: "Non sappiamo come risolvere il problema"

Rossi: "Non sappiamo come risolvere il problema"
Un fine settimana da dimenticare per Rossi, che dopo essere stato il più veloce nel primo turno di libere sul bagnato, con l’asciutto è sprofondato nelle retrovie | G. Zamagni, Silverstone
17 giugno 2012

Punti chiave

SILVERSTONE – Un fine settimana decisamente da dimenticare per Valentino Rossi, che dopo essere stato il più veloce nel primo turno di libere sul bagnato, con l’asciutto è sprofondato nelle retrovie, incapace di domare una Ducati che nelle mani di Hayden è andata decisamente più forte, sia in prova sia in gara.

“E’ stato un fine settimana difficile: a parte il primo turno sull’acqua, sull’asciutto siamo sempre stati in grave difficoltà. Questa mattina, nel warm up, avevamo fatto una modifica che mi permetteva di guidare più facilmente, ma nel pomeriggio ho avuto un sacco di problemi: non avevo il passo per stare con quelli davanti a me, pativo per il chattering a metà curva e per due volte l’ho persa dietro e ho dovuto rallentare. Una situazione davvero critica. In più si è anche rotto uno scarico dopo 4-5 giri che mi ha fatto

Silverstone si conferma una pista davvero ostica per me, la più difficile, non siamo mai riusciti a mettere a posto bene la moto

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perdere qualche km/h di velocità massima: non sarebbe cambiato assolutamente nulla, ma ci si è messo anche quello. Silverstone si conferma una pista davvero ostica per me, la più difficile, non siamo mai riusciti a mettere a posto bene la moto: speriamo ad Assen, un tracciato che mi è sempre piaciuto, di riuscire ad andare meglio, come in Portogallo e Barcellona. Qui Hayden è sempre stato più rapido di me: lui, a differenza di me, con le gomme nuove riusciva a entrare abbastanza velocemente in curva. Alla fine ha chiuso solo settimo, ma a 15 secondi da Lorenzo. La sua è stata una gara più che onorevole, è stato più bravo di me. La differenza è che lui magari aveva dei problemi in accelerazione, la moto gli si muoveva, però riusciva a entrare nelle curve forte, mentre io non ce l’ho mai fatta. Lui è sempre stato più veloce di me: questo week end è stato a suo favore. Abbiamo un problema alla moto che ancora non abbiamo capito come fare per risolvere: oggi, il potenziale della Ducati era quello di Hayden. Nel finale, anche lui, però, ha faticato: dobbiamo far curvare molto la moto con la gomma posteriore, che così si consuma più velocemente: per questo io a Barcellona non avevo potuto attaccare Bautista e Nicky è stato battuto da Crutchlow. La scelta della gomma posteriore dura è stata quella giusta: se avessi avuto la morbida (come Hayden, NDA) non sarei riuscito a battere Barbera”.


DOVIZIOSO: “CHE PECCATO”

Andrea Dovizioso: “Un piccolissimo errore mi è costato carissimo: ero leggermente fuori linea, il posteriore è scivolato un po’ e ho dovuto dare gas per evitare che si chiudesse lo sterzo, ma mi ha lanciato in aria. Ci sono rimasto perfino male, perché ero sicuro di riuscire a tenerla. Peccato, perché stavo andando veramente forte, più che a Barcellona: il secondo posto era alla mia portata”.


CRUTCHLOW: “CHE SPINTA DAL PUBBLICO”

Cal Crutchlow: “Era il mio GP e alla vigilia l’obiettivo era salire sul podio. Ho comunque disputato una buona gara: a Barcellona avevo finito a 12 secondi dal primo, stavolta a 15 secondi, ma partendo ultimo. Insomma, è andata bene e devo ringraziare il team perché ha messo a posto la moto alla “cieca”, mentre io ho solo pensato a guidare. Il piede non mi faceva troppo male, ma non avevo sensibilità”.


HAYDEN: “DIFFICILE ALLA FINE”

Nicky Hayden: “E’ stata la mia miglior gara in termini di distacco complessivo e sul singolo giro. Anch’io avevo la dura posteriore, ma nel giro di allineamento ho visto che faceva molto freddo e così ho optato per la morbida. Purtroppo, con il passare dei giri dovevo andare sempre più piano, perché lo pneumatico era consumato sulla parte sinistra e ho anche avuto un problema con l’elettronica: nell’ultima curva c’era troppo traction control”.

 

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