Jorge Lorenzo contro Dani Pedrosa: il GP del Portogallo si è esaltato sulla sfida tra i due piloti spagnoli. Un duello che potrebbe ripetersi molte volte in questa stagione e che potrebbe anche decidere il mondiale. Ma chi è il più forte tra i due? I numeri, spietati ma utili, dicono che Lorenzo batte Pedrosa. Vediamo. Jorge ha vinto tre titoli mondiali, come peraltro Dani, ma due in 250 e uno in MotoGP, contro uno in 125 e due in 250 del rivale della Honda. Andiamo avanti. Nella sua carriera Lorenzo ha disputato 149 GP con un totale di 36 vittorie (24,16%), delle quali 15 in MotoGP, 17 in 250 e 4 in 125, 75 podi (50,33%), 42 pole position. Pedrosa ha disputato 165 GP; anche per lui, curiosamente, 36 successi (21,81%) – 13 in MotoGP, 15 in 250 e 8 in 125, 91 podi (55,15%) e 35 pole position.
Inoltre, bisogna tenere conto che Lorenzo corre in MotoGP dal 2008, mentre Pedrosa dal 2006: i numeri, quindi, sono a favore dell’iridato della Yamaha. Al di là delle statistiche, però, Dani non è tanto più debole di Jroge, anzi. A livello di talento, il 25enne della Honda, è superiore, mentre il 23enne della Yamaha è psicologicamente più tosto. Come determinazione, i due sono molto simili: entrambi sono stati capaci di affrontare e superare molte difficoltà, sia fisiche (soprattutto Pedrosa) sia personali (Lorenzo). All’Estoril hanno dato spettacolo, girando a ritmi indiavolati: la vittoria di Pedrosa è stata particolarmente significativa, perché ottenuta su una pista dove Lorenzo era imbattuto.
La parola a Loris Reggiani
Loris Reggiani, ex pilota e oggi commentatore televisivo, dice la sua sui due piloti spagnoli che occupano le prime due posizioni nella classifica mondiale.
“Pedrosa aveva dimostrato in 125 e 250 – è la tesi di Loris –, ma forse anche all’inizio della MotoGP, di essere più forte di Lorenzo. Jorge, però, negli ultimi due anni ha avuto un’evoluzione incredibile, forse più psicologica che di talento, che non è mai stato in discussione. In passato, però, il suo modo di gestire le gare lasciava perplessi: una volta andava forte, un’altra molto meno. Jorge era uno al quale si chiudeva spesso la vena, magari faceva qualche giro di una gara malissimo o esagerando. Sotto questo aspetto è migliorato molto, però Pedrosa a livello di talento è più forte. Quando vinceva in 125 si diceva che era troppo piccolo per fare la 250, invece ha stravinto due titoli consecutivi, nonostante non avesse potuto fare i test invernali per un infortunio. Poi, quando è andato in MotoGP ha dovuto guidare una moto non all’altezza della situazione, a parte il primo anno. Ma nessuno vince all’esordio in MotoGP, mentre la Honda 800 non è mai stata velocissima. Però, da metà campionato 2010, quando la RC212V è evidentemente diventata competitiva, ha cominciato a vincere. Se non fosse stato ancora una volta sfortunato, facendosi male perché la moto gli era rimasta accelerata a Motegi, probabilmente avrebbe fatto sudare il titolo a Lorenzo. Quest’anno, nonostante Stoner, Pedrosa è stato tutto l’inverno con lui e davanti in gara nonostante questo dolore al braccio. E ha stravinto in Portogallo. E’ troppo presto per dire che sia lui il favorito al titolo, ma già all’inizio della stagione, se avessi dovuto giocarmi dei soldi dopo i test invernali e prima della prima gara, avrei puntato su Pedrosa”.