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Aveva presentato un test PCR falso, modificando la data e arrivando a Misano con l’attestazione di negatività al Covid19 contraffatta piuttosto che con una in corso di validità. Ma IRTA ha scoperto l’inganno ed ha immediatamente sospeso il meccanico della MotoGP che si è scoperto essere, poi, in forze al Team Avintia Esponsorama. Niente Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna e mondiale finito per lui, in attesa di ulteriori decisioni che ora, però, sono state anticipate direttamente dal datore di lavoro. “Abbiamo interrotto ogni rapporto con effetto immediato con il membro della nostra squadra – hanno infatti fatto sapere dal team spagnolo - Avintia Esponsorama Racing desidera scusarsi e ringraziare Dorna e IRTA per tutti i loro sforzi per proteggere tutti nel paddock della MotoGP e per garantire lo svolgimento del Campionato del Mondo. Siamo quindi pienamente d’accordo con le decisioni già prese e abbiamo quindi deciso di tagliare ogni rapporto con il nostro compagno di squadra che ha falsificato senza successo un test PCR per poter accedere al paddock di Misano per il prossimo Gran Premio. Questi comportamenti danneggiano non solo l'immagine della squadra, ma anche il resto del paddock e l'intero mondiale e vogliamo chiarire che è responsabilità di ogni singolo componente della squadra conservare i propri dati di accesso e il risultato del test PCR per gli organizzatori su una piattaforma online, secondo le linee guida attualmente in vigore per l'accesso al paddock”.