Mantenuta la promessa di Fausto Gresini: la famiglia dona tre dispositivi alla USL di Bologna

Mantenuta la promessa di Fausto Gresini: la famiglia dona tre dispositivi alla USL di Bologna
  • di Emanuele Pieroni
Consegnata ieri, in una sobria ma partecipata cerimonia, la somma raccolta attraverso la campagna di donazioni avviata in seguito alla scomparsa di Fausto Gresini. Toccanti le parole del dottor Nicola Cilloni
  • di Emanuele Pieroni
1 luglio 2021

La USL di Bologna ha ricevuto ieri l’assegno di circa 50000 Euro che la famiglia di Fausto Gresini ha voluto donare alla sanità dell’Emilia Romagna in seguito alla raccolta fondi avviata dopo la morte dell’ex campione del mondo e team manager della MotoGP. Da Faenza a Bologna è stato il titolo di una sobria, ma partecipata cerimonia che si è svolta nella giornata di ieri, con Nadia Padovani e i figli di Fausto che, insieme al presidente della Regione, Bonaccini, e ai vertici dell’azienda sanitaria, hanno così voluto mantenere fede ad una promessa fatta in un momento di grande tristezza e profonda sofferenza.

Il denaro raccolto e donato servirà per acquistare tre dispositivi che consentiranno una migliore formazione al personale sanitario, visto che si tratta di tre manichini di avanzatissima tecnologia su cui medici e infermieri potranno addestrarsi come se stessero realmente lavorando su un corpo umano. “Ringrazio – ha detto Nadia Padonavi - tutto il personale sanitario dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva dell’Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna. In particolare il primario dottor Nicola Cilloni per la sua professionalità, umanità, continua presenza e costante supporto morale. Fausto durante il ricovero aveva espresso l’intenzione di fare una donazione al reparto per supportare il personale sanitario. Io e i miei figli abbiamo ritenuto importante portare avanti il suo volere”.

Un rapporto speciale, quello nato tra Fausto Gresini e la sua famiglia con il dottor Cilloni, come ha raccontato lo stesso medico che nelle settimane più dure ha assistito e curato l’ex campione del mondo: “Ci ha insegnato a ricordare che al di là del dolore, al di là della sofferenza c’era la sua squadra – ha affermato il primario - La sua famiglia, i suoi dipendenti, i suoi piloti… Fino all’ultimo respiro, chiedeva di loro. Ci raccontava di loro. Il volano della solidarietà messa in moto da Fausto e dalla sua famiglia è una vera medicina per le ferite inflitte dal Covid su noi professionisti della sanità”.

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