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Dopo aver riscritto il libro dei record nel 2014, con il piú alto numero di pole position e vittorie mai raggiunto da un pilota nella stessa stagione della classe regina, Marquez si è automaticamente ritrovato al centro dell'attenzione in tutti gli incontri con i media. Verrebbe da pensare che che vincere quattro titoli mondiali negli ultimi cinque anni possa abituare a taluni aspetti, ma il 21enne di Cervèra ammette che talvolta questo esser sempre sotto i riflettori può rivelarsi una sfida difficile.
Ero preoccupato anche del rapporto con gli altri piloti, perchè mi trovo bene e avrebbero potuto finire per odiarmi
«Ricordo come tutte le domande poste agli altri piloti erano del tipo: "Di cosa hai bisogno per battere Marquez? Come si può fermare Marquez?" In un certo senso mi sono sentito po' a disagio, perché, come pilota, so come ci si sente quando ti chiedono del tuo rivale e non di te. Se si tratta di una o due domande ci sta, ma quando si continuano a sentire sempre le stesse.... Ero preoccupato anche del rapporto con gli altri piloti, perchè mi trovo bene e avrebbero potuto finire per odiarmi!
E' stato un po' strano. Più vinci, maggiore è il vantaggio. Ma la pressione potrebbe ridursi perché, ogni volta che vinci, poi nel round successivo rischi sempre. Invece, ogni volta che vincevo, sentivo una pressione crescente perchè molte persone stavano aspettando solo che io facessi un errore. Ho iniziato a pensare che il giorno in cui avrei sbagliato, avrei fatto notizia. Così, quando sono finito quarto a Brno, in realtà per me è stato un sollievo enorme, mi son detto: "Okay, ora la gente smetterà di chiedermi se riesco a vincere tutte le gare... magari adesso potró tornare a concentrarmi di più su di me"».
Fonte: MotoGP.com