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Pole position per Marc Marquez, davanti a un sorprendente Cal Crutchlow e a Jorge Lorenzo. Male Andrea Iannone (7°), Valentino Rossi (8°), Andrea Dovizioso (10°).
Condizioni difficilissime a Phillip Island, non solo per il freddo, ma, soprattutto, per qualche goccia di pioggia che inizia a cadere prima delle qualifiche. C’è incertezza ai box, si prepara la seconda moto in configurazione da bagnato, ma i 15 minuti decisivi per lo schieramento di partenza si sono disputati interamente con l’asciutto.
Tante le sorprese: Crutchlow al secondo posto, Smith al quarto, Espargaro (A) al sesto, ma il nome del primo è sempre quello, Marquez, alla 49esima pole in carriera.
«Sono in un momento dolce della mia vita e quello che faccio in moto è una conseguenza. Nelle FP4 avevo un buon ritmo, sapevo di poter lottare per la pole. Le Yamaha hanno un passo molto buono, può essere una gara divertente» è l’analisi del fenomeno spagnolo, come sempre corretta: al di là di quanto visto nelle Q2, Lorenzo e Rossi hanno davvero un ottimo passo e il successo di Marc non è quindi così scontato. Anche se, naturalmente, lo spagnolo della Honda parte favorito, anche per il passo mostrato nelle FP4.
In prima fila ci si aspettava potesse essere Andrea Iannone, velocissimo nella FP3 (terzo tempo), nella FP4 (primo), ma stranamente meno efficace in configurazione qualifica: per Andrea un settimo posto che lascia un po’ di amaro in bocca.
«Abbiamo fatto la prima uscita con la gomma dura: non era andata male, ma per la seconda ho provato a montare la morbida. Purtroppo, però, è andata peggio: se non altro ci siamo tolti un dubbio. Rimane comunque uno dei migliori week end della stagione: si può fare una bella gara» ha spiegato Iannone, comunque più che positivo.
In ogni caso, in prima fila c’è ancora una Ducati, quella di Crutchlow: la sua stagione è stata senza dubbio al disotto delle aspettative, ma negli ultimi GP Cal sta facendo quasi sempre bene in qualifica, dimostrando una professionalità inappuntabile. Da “separato in casa”, Cal avrebbe potuto lasciarsi andare – anch’io pensavo sarebbe successo qualcosa del genere -, invece sta spingendo sempre al massimo con risultati per certi versi sorprendenti: finalmente comincia a capire la sua Desmosedici, che nel suo caso è ancora la GP14.
«Decisamente meglio! Abbiamo fatto un ottimo lavoro per arrivare qui, contenti per i progressi fatti con la moto, anche se è la stessa dall’inizio dell’anno», sorride al parco chiuso il pilota britannico. Giusto fargli i complimenti.
Jorge Lorenzo chiude la prima fila con il terzo tempo a 0”242 dalla pole, con tanti piloti che, come al solito, hanno cercato di sfruttare il suo riferimento nei 15 minuti della Q2.
«Tutti provano la loro strategia e provano a prendere la scia per migliorare: ho temuto di perdere la prima fila, invece ho ottenuto un buon terzo, importante per la prima curva domani, anche considerando che Pedrosa e Rossi sono indietro. Il mio passo è buono, si può attaccare», è la prima analisi del campione della Yamaha. Da venerdì mattina, Lorenzo è uno dei grandi protagonisti e il passo mostrato nelle FP3 e nella FP4 è da riferimento: la terza vittoria consecutiva è alla sua portata.
Al quinto posto, Dani Pedrosa, tanto in difficoltà nelle libere da essere costretto a passare dalla Q1. Ma in Q2 Dani ha dato battaglia, conquistando addirittura il miglior tempo con la prima gomma morbida (1’28”675) per poi chiudere con il quinto tempo assoluto: non male per come era iniziata la giornata. Ci si aspettava invece di più da Valentino Rossi, molto tonico nel passo nelle libere, ma meno efficace rispetto agli ultimi GP in qualifica: per Valentino un ottavo tempo che non pregiudica completamente le sue possibilità di salire sul podio, ma certamente le rende più difficili. Ancora più in difficoltà Andrea Dovizioso, decimo e lontano (0”680).
«E’ tutto il week end che fatico, su una pista molto diversa dalle altre: non sono io a sfruttare il potenziale della moto. L’obiettivo per domani è cercare di limitare i danni, qui non mi esprimo al meglio». Succede.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
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1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 346.2 | 1'28.408 | |
2 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 345.9 | 1'28.642 | 0.234 / 0.234 |
3 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 342.0 | 1'28.650 | 0.242 / 0.008 |
4 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 341.1 | 1'28.656 | 0.248 / 0.006 |
5 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 335.2 | 1'28.675 | 0.267 / 0.019 |
6 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 338.0 | 1'28.866 | 0.458 / 0.191 |
7 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Pramac Racing | Ducati | 342.7 | 1'28.887 | 0.479 / 0.021 |
8 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 344.0 | 1'28.956 | 0.548 / 0.069 |
9 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 340.1 | 1'28.968 | 0.560 / 0.012 |
10 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 343.8 | 1'29.088 | 0.680 / 0.120 |
11 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 340.9 | 1'29.155 | 0.747 / 0.067 |
12 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Drive M7 Aspar | Honda | 333.0 | 1'29.955 | 1.547 / 0.800 |