SILVERSTONE – Sbalorditiva pole position per Marc Marquez, con Jorge Lorenzo (+0”128) e Cal Crutchlow (+0”734) a completare la prima fila. Sesto tempo per Valentino Rossi (+ 1”418), settimo per Andrea Dovizioso (1”432).
Sono stati 15 minuti eccitanti, spettacolari, con due piloti – Marquez e Lorenzo – che si sono strappati la prima posizione con una serie impressionante di giri veloci: il precedente giro più veloce di Silverstone (Stoner, 2011), è stato abbassato di 1”3. Pazzesco.
MARQUEZ RISPONDE A LORENZO
E’ Lorenzo a iniziare a tirare: è sua la prima “pole” in 2’01”497. Ma passano pochi secondi e Marquez scende a 2’01”287, nonostante un rischio pazzesco a poche curve dal traguardo. Marc rientra ai box, Jorge fa un altro giro e scende a 2’01”217.
Con la seconda gomma, il copione lo stesso: Lorenzo scende a 2’00”819.
Sembra un tempo imbattibile, ma non per Marquez, che ferma il cronometro a 2’00”691, per una prima posizione ancora una volta da pelle d’oca.
“Sì, la verità è che ho fatto un giro molto buono. Già con la prima gomma morbida avevo fatto un tempo migliore delle mie aspettative, ma Lorenzo aveva fatto meglio. Con la secondo ci ho provato con ancora più determinazione e ci sono riuscito: è stato anche divertente. Ma domani sarà diversa”.
Se lo augura anche Lorenzo, piuttosto abbacchiato. “
Ho fatto uno dei migliori giri di sempre, ma non è bastato: Marc ha guidato molto bene, ma è chiaro che hanno qualcosa in più. Domani, però, sarà lunga”.
DIFFERENZA MOSTRUOSA
La differenza con i compagni di squadra è mostruosa:
Marquez ha rifilato a Pedrosa (quinto) 0”933, Lorenzo a Rossi 1”3 e 0”734 alla migliore Yamaha dopo la sua, quella di Crutchlow. Protagonista di due cadute paurose nelle FP3, Cal è stato comunque bravissimo a conquistare una prima fila davvero insperata. “Ho cercato di distruggere due moto, quasi riuscendoci: fortunatamente i ragazzi del team hanno fatto un lavoro eccezionale, mettendomi a disposizione una M1 per le QP2.
L’obiettivo per domani è il terzo gradino del podio, perché i primi due sono inavvicinabili".
ROSSI IN SCIA A LORENZO
In realtà, l’analisi del passo dice che
anche Pedrosa, al di là delle difficoltà delle qualifiche, è messo piuttosto bene, mentre è più lontano Rossi, che nel finale ha acciuffato la seconda fila, grazie anche al compagno di squadra: Valentino, ottavo a 1”546 con la prima gomma morbida, è uscito per l’attacco finale in scia a Jorge, prendendolo come riferimento. Così ha ottenuto il sesto tempo, che gli permette di partire davanti ad Andrea Dovizioso, ancora una volta migliore tra i piloti Ducati.
Buon quarto posto per Bradl, tornato davanti dopo due GP da incubo, in difficoltà Bautista (qui in pole nel 2012), solo ottavo.
QP1
Tre MotoGP in QP1: Smith, Iannone e Pirro. Sono proprio i due piloti Ducati a restare fuori, con Andrea solo quinto e Michele sesto, mentre in QP2 vanno Smith ed Edwards che, come sempre, quando c’è da rinnovare il contratto si dimentica dell’età e si rimette ad andare forte.
FP4
Tutti (o quasi), in pista con la gomma dura anteriore e posteriore. I
l turno è dominato da Lorenzo in 2’02”049 (a 2 centesimi dalla pole 2011 di Stoner), con Pedrosa a 0”011, Bradl a 0”091, Marquez 0”144, Crutchlow 0”653, Rossi 0”979, Smith 1”127, Dovizioso 1”307, Bautista 1”412, Hayden 1”665, quindi De Puniet, Espargaro, Iannone, Edwards, Corti.
Rispetto ai turni precedenti, la novità è rappresentata da qualche difficoltà imprevista per Marquez, che solo nel finale si è avvicinato ai primi, mentre
Rossi si è alternato sulle due moto, sempre però con le dure. Nel passo, non c’è storia:
Lorenzo è nettamente il più costante, seguito da Pedrosa, con gli altri molto più staccati. Tra l’altro c’è chi, come Bradl, fatica con la dura posteriore: un’altra variabile da tenere in considerazione.
Violenta caduta per Aleix Espargaro: la moto lo ha colpito sul collo dopo la scivolata, procurandogli una forte contusione, oltre a una frattura al mignolo della mano sinistra.
Durante il turno, una situazione interessante: Marquez si ritrova in scia a Pedrosa e prova a carpirne i “segreti”, ma appena se ne accorge, Dani si rialza e fa passare il compagno di squadra. Poi, nel finale, è Pedrosa dietro a Marquez e ci rimane per un paio di giri:
Dani ha capito che è importante studiare Marc.
CLASSIFICA
Pos. |
Num. |
Pilota |
Nazione |
Team |
Moto |
Km/h |
Data e ora |
Distanza 1st/Prev. |
1 |
93 |
Marc MARQUEZ |
SPA |
Repsol Honda Team |
Honda |
323.5 |
2'00.691 |
|
2 |
99 |
Jorge LORENZO |
SPA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
322.0 |
2'00.819 |
0.128 / 0.128 |
3 |
35 |
Cal CRUTCHLOW |
GBR |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
319.7 |
2'01.425 |
0.734 / 0.606 |
4 |
6 |
Stefan BRADL |
GER |
LCR Honda MotoGP |
Honda |
326.3 |
2'01.558 |
0.867 / 0.133 |
5 |
26 |
Dani PEDROSA |
SPA |
Repsol Honda Team |
Honda |
323.1 |
2'01.624 |
0.933 / 0.066 |
6 |
46 |
Valentino ROSSI |
ITA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
322.3 |
2'02.109 |
1.418 / 0.485 |
7 |
4 |
Andrea DOVIZIOSO |
ITA |
Ducati Team |
Ducati |
321.3 |
2'02.123 |
1.432 / 0.014 |
8 |
19 |
Alvaro BAUTISTA |
SPA |
GO&FUN Honda Gresini |
Honda |
325.2 |
2'02.252 |
1.561 / 0.129 |
9 |
69 |
Nicky HAYDEN |
USA |
Ducati Team |
Ducati |
321.3 |
2'02.289 |
1.598 / 0.037 |
10 |
38 |
Bradley SMITH |
GBR |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
320.0 |
2'02.409 |
1.718 / 0.120 |
11 |
5 |
Colin EDWARDS |
USA |
NGM Mobile Forward Racing |
FTR Kawasaki |
308.2 |
2'04.032 |
3.341 / 1.623 |
|
41 |
Aleix ESPARGARO |
SPA |
Power Electronics Aspar |
ART |
|
|
|