Marquez-Lorenzo: chi è il più forte?

Marquez-Lorenzo: chi è il più forte?
Crutchlow non ha dubbi: "Jorge ancora più veloce". Ma i primi dieci GP della stagione dicono che Marc sta facendo cose straordinarie | G. Zamagni, Brno
23 agosto 2013

Punti chiave

BRNO – Cal Crutchlow non ha dubbi: “Date una M1 a Marquez e vedrete che il più forte è Lorenzo”. E’ davvero così? Difficile dire chi è il più bravo quando confronti due campioni straordinari su moto differenti. E’ chiaro che Lorenzo è un fenomeno, capace di sfruttare la Yamaha al meglio, come conferma anche l’ultimo GP, con Jorge nettamente più veloce di Rossi e Crutchlow. Ma quanto sta facendo Marc è ancora più stupefacente, anche se è vero che è più facile ottenere certi risultati quando guidi una Honda RC213V, oltretutto gestita da una squadra con grande esperienza e di altissimo livello come la sua. L’analisi dei primi 10 GP, però, fa pendere la bilancia a favore di Marquez, senza naturalmente nulla togliere all’immenso valore di Lorenzo. Vediamo nel dettaglio.


GP QATAR

Marquez, al debutto in MotoGP, conquista il sesto tempo in qualifica e sale sul terzo gradino del podio in gara, dopo una bella sfida finale con Valentino Rossi. Una prestazione di grandissimo valore, inferiore, in questo caso, alla “prima” di Lorenzo, che nel 2008 ottenne la pole il sabato e il secondo posto la domenica (dietro a Stoner con la Ducati): un’impresa quasi da libro dei primati. Marc, però, ha una scusante: lui non aveva mai girato prima del GP a Losail, mentre Jorge aveva effettuato tre giorni di test la settimana precedente.


GP DELLE AMERICHE

Marquez, nonostante sia solo al secondo GP della carriera nella massima cilindrata, parte come favorito, per quanto fatto vedere nei test invernali sul tracciato di Austin. Ti aspetti che il ragazzino senta un po’ la pressione, invece domina FP1, FP2, FP4, qualifiche e gara, con un sorpasso chirurgico al 13esimo giro, prendendosi oltretutto la responsabilità di scegliere la dura posteriore a differenza della morbida montata da tutti gli altri piloti. Una lucidità e una sicurezza senza uguali per un ragazzo di 20 anni. Marquez batte anche il primato di Lorenzo, che aveva ottenuto la sua prima vittoria in MotoGP alla terza gara.


GP SPAGNA

Terzo in prova, Marquez conquista il secondo posto dopo un sorpasso, con spallata, all’ultima curva su Lorenzo. Tra gli altri, sono due gli eventi straordinari: il prodigioso recupero di Marquez nelle ultime sette curve, quando annulla uno svantaggio di circa tre decimi e l’assoluta mancanza di timore reverenziale nei confronti di Jorge nella manovra decisiva.


GP FRANCIA

A Le Mans arriva la seconda pole di Marquez in MotoGP: un risultato già di per sé sorprendente, ma niente a confronto del terzo posto conquistato domenica sotto l’acqua, sulla quale corre per la prima volta in questa categoria. Nei primi giri, Marc è impacciato, prende un sacco di rischi, evita per un niente una caduta almeno tre volte. Correndo, però, prende le misure, impara dai suoi errori e da chi gli sta davanti, inizia una rimonta spettacolare che lo porta dalla settima al terzo posto. Semplicemente incredibile.


GP ITALIA


E’ il GP più difficile per Marquez, protagonista di un volo pauroso il venerdì a oltre 300 km/h prima della staccata della San Donato: Marc ne esce con un mento grosso come un pallone, qualche acciacco, ma complessivamente a posto. In qualifica è sesto, ma in gara rimonta fino al secondo posto, per poi cadere a pochi giri dalla fine, vanificando un’altra prestazione da primato. Si parla di “stile di guida troppo aggressivo”, ma, pur esagerando, Marquez mette in mostra qualità eccezionali e un coraggio incredibile.


GP CATALUNYA


Marquez, alla vigilia, considera questa pista come la più insidiosa insieme a quella del Mugello. In prova è nuovamente sesto, in gara lotta ancora per il podio, accontentandosi questa volta del terzo posto dopo una brutta sbandata del posteriore a pochi giri dalla fine: anche su un tracciato così difficile, Marquez è protagonista, chiudendo a 1”8 da Lorenzo e a un solo decimo dal ben più esperto compagno di squadra.


GP OLANDA


Altra brutta caduta nelle libere – questa volta quelle di sabato mattina -, ma sia in prova sia in gara Marquez è secondo.


GP GERMANIA


Con Lorenzo e Pedrosa purtroppo infortunati, Marquez diventa il grande favorito: ancora una volta non sente minimamente la pressione, non sbaglia nulla e vince dominando dall’inizio (va in testa al sesto giro) alla fine, dimostrando una sicurezza da veterano.


GP USA


Nella storia, nessun debuttante nella massima cilindrata, ha mai vinto a Laguna Seca, ma Marc sfata anche questo tabù, con la chicca del soprasso a Valentino Rossi nella “sua” curva, al Cavatappi, con tanto di ruote sul famoso “tombino” fuori dal cordolo. Tutto, sempre, con una naturalezza straordinaria.


GP INDIANAPOLIS


Marquez è primo nelle FP1, FP2, FP3, QP2, WU, gara, dove timbra anche il giro più veloce. Anche in questo caso mette in mostra qualità fuori dal comune: per metà gara sta tranquillo al terzo posto alle spalle di Pedrosa, poi quando decide che è il momento di forzare passa con una facilità disarmante prima il compagno di squadra poi Lorenzo, allungo a piacimento nel finale.


Insomma, dieci GP da grandissimo protagonista, mettendo in mostra qualità eccezionali: nessun altro pilota dell’era moderna ha fatto questo al debutto nella massima cilindrata.

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