Marquez risponde alle domande dei lettori di Moto.it

Marquez risponde alle domande dei lettori di Moto.it
Il campione del mondo ha estratto a sorte 12 delle domande che i lettori di Moto.it gli hanno posto. Curiosità personali, spiegazioni tecniche, progetti per il futuro, cosa gli piace e cosa odia: Marquez ha risposto a tutto | G. Zamagni, Le Mans
16 maggio 2014

 LE MANS – Piace perché è un ragazzo “normale”: anche se è un campione straordinario, un talento immenso, uno che sta già facendo la storia del motociclismo, Marc Marquez è “uno di noi”, un appassionato di moto, uno che si entusiasma a parlare di curve, pieghe, frenate al limite, piloti.
Piace perché è spontaneo: dice sempre quello che pensa, con grande naturalezza e semplicità.
Piace perché è intelligente: è svelto a capire la domanda e a trovare la risposta giusta.
Piace perché è allegro: quasi impossibile vederlo rabbuiato e nervoso.
Sono tante le qualità di Marc Marquez, che ieri ha risposto con entusiasmo alle domande dei lettori di Moto.it: «Bella idea, divertente: vediamo cosa mi chiedono gli appassionati italiani». Sul tavolo davanti a lui 35 bigliettini di carta, che Marc ha estratto casualmente, rispondendo a dodici di voi, “sforando” anche sul tempo solitamente concesso per le “one to one”, le interviste in esclusiva delle quali si può disporre una volta all’anno.


L'intervista


Marc, prima di partire con l’estrazione, ti faccio io una domanda: nel motociclismo conta di più il talento, il coraggio o la tecnica?
«Per andare forte è indispensabile avere il talento, ma se non hai il coraggio, non te ne fai nulla del talento: sia il talento sia il coraggio o ce l’hai o non ce l’hai, mentre la tecnica è un qualcosa su cui puoi lavorare. Se proprio devo fare una classifica, dico: talento, coraggio, tecnica.


Grazie. Procedi con l’estrazione.

1) HORNET-BO: Quali sono le differenze principali tra Moto2 e MotoGP nella percorrenza di curva?
«Non c’è tanta differenza. Quando io correvo in Moto2, tutti si lamentavano per il chattering (la vibrazione della ruota anteriore alla massima inclinazione, NDA) e non si poteva spingere più di tanto sull’anteriore, non si poteva tenere un grande ritmo a centro curva. Con la MotoGP, grazie alle gomme Bridgestone, puoi spingere molto di più sull’anteriore e così, nonostante la differenza di peso e di dimensioni, la velocità di percorrenza è più o meno simile».

Marc Marquez
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A questo proposito: Luca Cadalora, nella trasmissione “DopoGP”, ha detto che sei il primo pilota che guida la MotoGP come la Moto2; sei d’accordo?
«E’ uno stile di guida che avevo anche in 125, anche se lì era più difficile per l’erogazione del motore a 2T. Con la Moto2 è tutto più facile, in entrata di curva si derapa da paura, mentre con la MotoGP è un po’ più difficile e dipende molto da pista a pista: in Argentina, per esempio, si poteva derapare in ingresso, a Jerez era più complicato. In ogni caso, è uno stile che a me piace molto, mi diverte».


2) GIACOMO.BALDO: Se dovessi creare un team in Moto2 e Moto3 che piloti prenderesti?

«In Moto3 mio fratello Alex, in Moto2 Tito Rabat (Marquez e Rabat sono molto amici, Tito si allena spesso con i fratelli Marquez, NDA)».


3) JEAN55: Già nel corso del 2013 avevi un missile adattato a te o la moto era impostata ancora su Pedrosa e Stoner?
«Quando io sono salito sulla Honda 2013, a Valencia, nei test di novembre 2012, la RC213V era già pronta: la moto era quella e quella ho utilizzato. Era già veloce e competitiva e a quella moto ho adattato il mio stile di guida. Per quest’anno è stato fatto un lavoro differente, è stato realizzato un telaio più adatto a me e che mi permetta di spingere più forte».

 

Con meno elettronica si può guidare una MotoGP, ma con “zero” elettronica sarebbe troppo pericoloso


4) MOTOCORSE: Saresti d’accordo a diminuire l’elettronica in MotoGP, in particolare il “ride by wire”?
«Perché no? Io non avrei problemi a correre con meno elettronica, ma per come sono fatte le moto adesso, non la si può eliminare completamente, soprattutto per una questione di sicurezza. Con meno elettronica si può guidare una MotoGP, ma con “zero” elettronica sarebbe troppo pericoloso».


5) MYSTER8: Ti farebbe paura o piacere confrontarti con Rossi, Pedrosa e Lorenzo su una sgorbutica 500 2T senza elettronica?
«Mi piacerebbe molto. Le 500 2T non erano tanto potenti , avevano meno cavalli rispetto alle MotoGP di adesso, ma senza elettronica si vedevano tanti “high-side”: sicuramente erano moto difficili da gestire. Peccato non averle mai provate, ma va anche detto che dei piloti da te nominati, solo Valentino ha guidato una 500 2T…».


6) BORABORA2278: Come si vede la pista sotto al casco a 330 km/h? Un eventuale ritorno di Stoner, anche solo per una gara, ti infastidirebbe o pensi che potresti battere anche lui?
«Quando io sono arrivato in MotoGP, Stoner si è ritirato e per me è stato un peccato: fa sempre piacere confrontarsi con un campione del mondo, con un pilota spettacolare come Casey che dà sempre il 100%. 330 km/h è naturalmente una velocità molto elevata, ma l’effetto è decisamente diverso rispetto alla strada, molto meno impressionante, perché non ci sono tutti gli “ostacoli”, anche solo visivi, che ci sono sulle strade normali».

Marc, aggiungo una cosa a questa domanda: tra tutti i campioni del passato, quale ti sarebbe piaciuto di più sfidare?
«Mi sarebbe piaciuto confrontarmi con Doohan, uno che andava sempre al 100%, fin dal primo giro di prove libere».


7) zMAX: Come compagno di squadra chi temeresti di più: Rossi, Lorenzo o Stoner?
«Sono tutti piloti fortissimi, ma è logico dire Valentino, per la sua storia, per tutto quello che ha vinto, per i suoi titoli mondiali, perché è sempre andato fortissimo. Ho grandissimo rispetto per Rossi, mi sarebbe piaciuto averlo al mio fianco».

Ho grandissimo rispetto per Rossi, mi sarebbe piaciuto averlo come compagno di squadra


8) PASSODELLUMESPENTO: Come ti senti ad aver raggiunto il tuo idolo (Valentino)?
«L’ho superato in questo anno e mezzo, ma batterlo in assoluto è difficile. All’inizio era una sensazione speciale, era già bello stare con lui, mi faceva una certa impressione stargli a fianco, ma adesso, naturalmente, è un avversario come un altro».

Aggiungo: Ti sorprende che sia tornato a questi livelli?
«Lui è Valentino Rossi! Si diceva: è finito. Invece si è allenato come un ragazzino di 20 anni, ha conquistato due secondi posti e se ad Austin non avesse avuto problemi con la gomma anteriore e se in Argentina non fosse stato “spinto” fuori pista, sarebbe sempre salito sul podio: davvero un grande, è sempre un avversario tosto».


9) GIOR@NICO: Come concili il tuo lavoro con lo studio? Che moto/auto hai nel garage? Hai già comprato una casa tutta tua?
«Ho smesso di studiare da qualche anno, non ce la facevo più a conciliare gli impegni. Nel mio garage ci sono moto Honda da cross e da SM, da 250 e 450 cc, non ho invece moto stradali. Di auto ho una Honda Civic e da novembre dell’anno scorso una BMW M6 (l’auto che viene assegnata al pilota della MotoGP che fa più “punti” in qualifica, NDA). Non ho ancora comprato una casa».

Marc mentre estrae una delle domande dei lettori
Marc mentre estrae una delle domande dei lettori


10) FILOZZO: Sembra che tu non abbia ancora toccato il tuo limite quest’anno, è così?
«Io spero sempre che si possa migliorare il limite: non si conosce mai qual è, si può sempre andare più forte. E prima o poi arriva sempre un altro pilota che sposta il limite più lontano del tuo…».


11) MULATTIERA: Temi la concorrenza di tuo fratello? Ma la mamma, con due figli che corrono nel motomondiale, è contenta? Ti attira l’idea di correre in F.1?
«Cerco di aiutare mio fratello in tutti i modi per farlo diventare più bravo di me… Ma anche se siamo fratelli, naturalmente siamo differenti. Lo aspetto in MotoGP, sarebbe un sogno correre con lui nella stessa categoria. Mamma Roser soffre, ma alla fine le piace vedere i figli contenti perché fanno quello che più gli piace. Non mi attira l’idea di correre in F.1».


12) EMTC74: Proverai a vincere anche con una moto differente dalla Honda?
In tanti hanno fatto questa domanda, ho preso quella di Emtc74 come esempio.
«Per il momento sto bene dove sono: la Honda mi ha dato fiducia, mi ha dato la possibilità di correre in MotoGP, ho una squadra e una moto fantastica. Per questo ho rinnovato per altri due anni con la Honda, poi si vedrà».


Il tempo a nostra disposizione è finito. Solo una curiosità, Marc: c’è una domanda che ti fanno sempre, alla quale non ne puoi più di rispondere?
«Dipende dal momento. Al sabato, dopo le prove, viene spesso chiesto come vedi la gara: è una domanda alla quale nessuno risponde sinceramente, nessuno può dire domani vinco facile…».