Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Le sei vittorie 2017 che hanno portato Marquez a vincere il suo sesto Titolo mondiale, ripercorriamole per rivivere alcuni dei momenti più importanti della stagione MotoGP.
La prima vittoria del 2017 per Marquez arriva ad Austin, davanti a Valentino Rossi e Dani Pedrosa. In Texas non si batte Márquez (quella del 2017 la sua quinta vittoria in 5 anni) e negli Stati Uniti trionfa da nove gare consecutive. Ma per vincere il suo primo GP dell’anno, Marc, a sorpresa, non ha dovuto lottare contro Maverick Viñales, ma con il compagno di squadra Pedrosa, perlomeno fino a 7- 8 giri dalla fine, quando ha continuato a tenere il suo ritmo mentre gli altri rallentavano vistosamente. Un successo netto e importante, perché si accoppia al primo, clamoroso errore di Viñales da quando è in Yamaha: Maverick ha perso l'avantreno al secondo giro, alla curva 18.
Marquez deve aspettare fino al Sachsenring prima di salire nuovamente sul gradino più alto del podio. In Germania si aggiudica una vittoria di forza davanti a un incredibile Jonas Folger con Dani Pedrosa a completare il podio. L’ottavo successo consecutivo di Marquez al Sachsenring gli regala anche il primo posto in classifica generale, con cinque punti di vantaggio su Viñales, sei su Dovizioso e 10 su Rossi. Ma Marquez, al di là del distacco finale, ha dovuto faticare più del previsto per passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Folger è stato anche al comando, ma quando Marquez è ripassato, si pensava potesse allungare. Così non è stato: Marquez guadagnava nel T1 e nel T2, Folger si rifaceva sotto nel T3 e nel T4. Si è andati avanti così, con i due staccati di un paio di decimi al massimo, fino al 28esimo giro, quando Folger è arrivato un po’ lungo alla curva 1, perdendo il contatto con Marquez. A quel punto, si è accontentato di un secondo posto davvero sorprendente.
E’ il meteo il vero avversario dei piloti nel GP della Rep. Ceca che vede Marc Marquez vincere in solitario, davanti a Dani Pedrosa e Maverick Viñales. E’ stato un GP imprevedibile, “rovinato” dal meteo: si è partiti con le gomme da bagnato, ma già al secondo giro Marc Marquez, partito con la morbida posteriore, unico tra tutti i protagonisti, è rientrato ai box per cambiare la moto e le gomme. All’inizio quella di Marc sembrava una mossa sbagliata, quella della gomma morbida, invece si è rivelata azzeccata perché ha quasi obbligato Marquez ad anticipare il rientro. Al terzo giro Marquez era 19esimo a 22”138m, al quarto era già 12esimo a 11”975 mentre gli altri cominciavano a rientrare ai box. Purtroppo, lo hanno fatto con un giro di ritardo Rossi e Dovizioso, rientrati insieme al quinto giro: uno sbaglio, purtroppo determinante, se non per la vittoria – Marquez non si batteva – quanto meno per il podio. Entrambi poi velocissimi sull’asciutto, hanno rimontato rispettivamente fino alla quarta e alla sesta posizione, con Pedrosa ottimo secondo e Viñales terzo.
Marquez trionfa a Misano su un podio altrimenti tutto italiano con un grandissimo Danilo Petrucci davanti ad Andrea Dovizioso. Dopo il GP di San Marino la classifica mondiale vede Marquez e Dovizioso appaiati in classifica, con quattro vittorie a testa. L’occasione della vita per Petrucci è sfumata all’inizio dell’ultimo giro quando - dopo essere rimasto in testa dal settimo giro - si è visto infilare da Marquez, senza nessuna possibilità di replica. Marquez è rimasto lì, sornione: sembrava averne di più. E così è stato: il sorpasso alla prima curva dell’ultimo giro è stato chirurgico e definitivo. Bravo Marc.
Successo di forza di Marc Márquez, davanti a Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Gara decisiva per il mondiale? Molto probabile. Era chiaro, alla vigilia, che Márquez poteva vincere, mentre Dovizioso avrebbe dovuto limitare i danni. Purtroppo Andrea non ci è riuscito, chiudendo solo settimo: era arrivato qui appaiato a Márquez, lascia Aragón con un distacco di 16 punti. Non tantissimi, per la verità, ma vista la superiorità attuale del campione... Partito prudente con la gomma dura anteriore (unico assieme a Crutchlow), Márquez ha sinceramente fatto quello che ha voluto, andando in testa al 16esimo giro e vincendo perentoriamente.
Se ad Aragon la vittoria di Marquez aveva incrinato gli equilibri, dopo Phillip Island si può parlare di spallata decisiva. In australia Marc Marquez ha vinto davanti a Valentino Rossi e Maverick Viñales, ma soprattutto Andrea Dovizioso passa sulla linea del traguardo solo 13esimo dopo un errore al secondo giro. Al di là della vittoria di Marquez – nemmeno quotata tanto era scontata – è stato un GP pazzesco, una gara di MotoGP trasformata in una della Moto3. Con tanti protagonisti a giocarsi prima la vittoria e poi il podio, ma non, purtroppo, Dovizioso, finito largo alla curva uno del secondo giro. Andrea era 11esimo ed è rientrato 20esimo, è risalito fino all’11esima posizione per poi perderne altre due nell’ultimo giro, per un disastro che, purtroppo, ha compromesso irrimediabilmente il suo sogno iridato.