Masao Furusawa: "Preziosi avrebbe potuto essere il mio primo cliente"

Masao Furusawa: "Preziosi avrebbe potuto essere il mio primo cliente"
In un'interessante intervista ad un cronista giapponese, l'ex responsabile MotoGP Yamaha racconta i retroscena del suo viaggio in Italia
22 agosto 2012

Punti chiave

 Nell'era dei social network era impossibile che il viaggio di Masao Furusawa in Italia restasse segreto, men che meno considerandone il motivo: incontrare a quattr'occhi Filippo Preziosi per conoscersi a fondo e discutere di una possibile collaborazione in Ducati. Non appena la voce ha trovato conferma, il giornalista giapponese Akira Nishimura ha contattato l'ex Responsabile del progetto MotoGP Yamaha realizzando un'intervista interessantissima, pubblicata da Kenny Noyes sul suo sito Motomatters e sulla versione cartacea della rivista spagnola SoloMoto.

 

L'intervista svela diversi retroscena degli incontri fra Preziosi e Furusawa: l'ingegnere umbro ha invitato esplicitamente la sua controparte giapponese per una consulenza in merito allo sviluppo della Desmosedici. Ora pensionato, Furusawa riveste ancora il ruolo di consulente per Yamaha ma sta avviando un suo studio per svolgere servizi analoghi in tutto il settore automotive ed aeronautico - quest'ultimo è il campo in cui si era specializzato ai tempi dell'università.

 

"Non ho ovviamente potuto rivelare informazioni relative a Yamaha, e non siamo entrati nei dettagli" spiega in un passaggio Furusawa. "Gli ho solo spiegato il mio approccio e il relativo modo di pensare - il metodo che ho impiegato nel 2004. Per esempio, il 'triangolo centroide', ovvero quel triangolo creato dalla correlazione fra i punti di contatto delle gomme anteriore e posteriore con l'asfalto e il baricentro della moto, in cui il punto superiore non deve mai allontanarsi troppo dal centro in nessuna delle due direzioni. O anche, parlando di sospensioni, di come io non misuri mai o non mi esprima in termini di 'rigidità', quando invece di 'frequenza', cercando di rendere quella delle due sospensioni più simile possibile, per addolcire i trasferimenti di carico."

 

"Preziosi è rimasto molto impressionato" continua Furusawa, "esprimendo la volontà di spiegare a tutti i suoi collaboratori i concetti che gli ho trasmesso. Due giorni dopo, nel nostro secondo incontro, ha voluto che fosse presente il suo responsabile del telaio". Il tecnico nipponico continua raccontando come Ducati avrebbe potuto diventare il primo cliente del suo studio: Preziosi ha messo sul tavolo diverse proposte per rendere fattibile la collaborazione, e Furusawa si è impegnato a dargli una risposta entro una settimana.

Preziosi è rimasto molto impressionato. Nel nostro secondo incontro ha voluto fosse presente il suo responsabile del telaio"

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Yamaha, pur non vietando espressamente a Furusawa di aiutare Ducati, ha comunque espresso parere contrario. Furusawa ha evitato di creare attriti, soprattutto in considerazione del futuro passaggio di Rossi ad Iwata, che in quel momento - gli incontri sono avvenuti fra il 21 e il 23 luglio - era già deciso al 99% a rientrare in Yamaha. Proprio per questo, Valentino ha voluto incontrare Furusawa durante la sua permanenza. "Mi ha chiamato al telefono, chiedendomi se avessi deciso di aiutare Ducati - in quel caso, scambiarci di casacca sarebbe stata un'imbarazzante beffa".

 

L'intervista (molto più lunga - se conoscete l'inglese vi invitiamo a leggerla in originale qui) si conclude con un pronostico sulla battaglia fra Rossi e Lorenzo. "Mi dispiace per i ragazzi nel loro box, che si ritroveranno un'altra volta con il mal di stomaco!". Ci dispiace per loro, ma se significasse rivedere le battaglie del 2010 gli pagheremo volentieri una cassa di antiacido.

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