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JEREZ DE LA FRONTERA - L’uomo dei test è soddisfatto. Per la verità, Maverick Vinales lo è sempre durante le prove “libere”, ma questa volta sembra esserci più sostanza dietro alle sue prestazioni
“Mi sento molto bene sulla moto: rispetto al passato, ho fatto meno giri, ma più di qualità e di sostanza. I tempi vengono facilmente, ma questa non è una novità: da un po’ la Yamaha è competitiva nel giro secco”.
Il motore come ti è sembrato?
“Sicuramente è stato fatto un passo in avanti, ma la differenza con la Ducati e la Honda rimane grande: qui, perdiamo 10 km/h in rettilineo. La Yamaha sta lavorando duro e bene, ma non basta, dobbiamo avere più cavalli, che servono soprattutto quando sei in difficoltà. La M1 è molto competitiva in altre aree, ma non abbastanza nel motore”.
Credi che Sepang possa essere un buon banco prova?
“Non lo so, ho qualche dubbio: lì siamo sempre andati forte negli ultimi anni. Probabilmente sarà più significativo il test in Qatar”.
Si può dire, comunque, che il prototipo della M1 2020 è migliore della 2019?
“Sì, il potenziale c’è ed è più alto del precedente. Ma ai test è sempre difficile capire bene, perché hai tante gomme a disposizione e c’è sempre grip, mentre noi fatichiamo di più quando ce n’è poco. La moto in generale funziona, ma bisogna fare degli aggiustamenti: ho ben chiaro cosa serve per puntare al titolo”.
Come vai in vacanza?
“Molto motivato e con grande positività. Durante l’inverno cercherò di lavorare su di me per migliorare lo stile di guida e non solo: ci si può riuscire anche allenandosi con altri tipi di moto, non è necessario usare una MotoGP. Sono convinto di poter migliorare come pilota”.