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Finora il nuovo motore a V di Yamaha era stato testato soltanto in Giappone, metterlo alla frusta con i piloti titolari avrebbe avuto poco senso nella fase della sgrezzatura. Ora la Casa di Iwata, come aveva annunciato Paolo Pavesio nell'intervista con lo Zam, procede speditamente.
"I tempi saranno lunghi - ha dichiarato Max Bartolini, direttore tecnico Yamaha - perché siamo soltanto nelle prime fasi dello sviluppo. Al momento non abbiamo la capacità di comparare in modo corretto le prestazioni dei due motori ma lo faremo presto e a quel punto andremo avanti con la moto più rapida delle due".
Sembra insomma che Yamaha abbia rotto gli indugi e voglia passare al V4 appena possibile, naturalmente senza rischiare passi falsi. Ma è difficile immaginare che la V4 possa esordire prima della prossima stagione. La massima aspirazione sarebbe quella di fare una apparizione con una wild car già quest'anno ma nulla è certo. Lo ha confermato anche il direttore tecnico di Iwata:
"Dopo la prova con i piloti ufficiali decideremo come fare e allora dipenderà da come andrà lo sviluppo. Quando la moto sarà pronta, la useremo".
Le aspettative sono alte e la stampa tende a farsi prendere dall'entusiasmo. Ma, secondo Giulio Bernardelle, difficilmente vedremo in un GP la nuova V4 Yamaha nel 2025: Iwata sta lavorando in vista del nuovo regolamento del 2027 e dall'altra parte la M1 attuale, con il quattro in linea, sta crescendo bene. Ha senso concentrarsi sui due progetti paralleli e con tempi diversi.