Moto2: annullato il ricorso contro Marquez

Moto2: annullato il ricorso contro Marquez
La Corte Disciplinare Internazionale FIM ha deciso ieri di respingere il ricorso del team Pons contro l’annullamento della penalizzazione a Marc Marquez: tutto resta com’è
28 giugno 2012

Punti chiave

Il contatto di Barcellona fra Marquez ed Espargarò – ultimo episodio di un’accesissima rivalità fra i due che parte fin dai campionati minori in terra spagnola – è ora un episodio definitivamente chiuso. Riassumiamo brevemente: siamo sul finale del GP di Catalunya, e Marquez, nel gruppo di testa assieme a Luthi e Iannone, prende una brutta imbarcata alla Caixa, una delle ultime curve del circuito – ironia della sorte, il team di Marc porta lo stesso nome, CatalunyaCaixa. Il pilota recupera, ma perde molta velocità e si trova completamente fuori traiettoria; riprende però rapidamente la corda stringendo la curva ed entrando in collisione con Pol Espargarò, che da dietro aveva pensato di approfittare della sbavatura di Marquez infilandosi all’interno. Nel contatto, Espargarò ha avuto la peggio, finendo a terra. Marquez ha proseguito, finendo sul podio.

 

Subito dopo l’arrivo, il pilota del team Repsol aveva subito una penalità di un minuto comminatagli dalla direzione gara, penalizzazione che lo faceva retrocedere al ventiquattresimo posto, per violazione dell’articolo 1.21.2 del Regolamento Sportivo. La sanzione è stata però annullata poco dopo dai responsabili della Federazione che hanno così ripristinato la classifica d’arrivo sotto la bandiera a scacchi: a seguito di riesame delle immagini, è stata esclusa la volontà da parte di Marquez di causare il contatto, e il pilota è stato conseguentemente assolto dall’accusa. La squadra dell’ex campione del mondo Sito Pons ha provveduto dunque ad appellarsi alla Corte Disciplinare. Ieri Frantisek Schulmann, presidente della Corte Disciplinare, ha definitivamente cassato il ricorso del team Pons/40HP Tuenti in quanto privo di fondamento.

 

Ora il team Pons ha cinque giorni per presentare appello contro questa decisione, ma appare francamente improbabile che qualunque livello di giudizio possa sovvertire quanto stabilito dalla Corte Disciplinare Internazionale. Ad Assen, e anche dopo, il rischio è che fra i due sfidanti continuino a vedersi le scintille. Con buona pace di Luthi e del nostro Iannone, che non vedono l’ora di poter recitare il ruolo di terzi gaudenti fra i due litiganti…

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