Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Più Honda per tutti
Il colosso nipponico l'ha spuntata ed è stato scelto dalla FIM e dalla DORNA come fornitore unico dei motori a 4 tempi della nuova categoria Moto2.
Vito Ippolito (presidente della FIM) e Carmelo Ezpeleta (ceo della DORNA) hanno passato al setaccio le varie candidature giunte dai costruttori per l'anno 2010. Alla fine è stata premiata la proposta della casa alata.
La Honda ha già comunicato alla FIM, alla Dorna e alla IRTA i dettagli tecnici dei propulsori destinati alla neonata Moto2. Si tratta di informazioni essenziali per i telaisti che dovranno allestire, in tempi davvero brevi, i nuovi prototipi a 4 tempi.
Le liste dei team iscritti alla Moto2/250cc del 2010 verranno redatte nei prossimi giorni; le squadre dovranno infatti consegnare la domanda di adesione entro il 29 maggio.
Oltre 150 cavalli nel telaio che vuoi
Il motore proposto dalla Honda deriva strettamente dal quattro cilindri in linea, a 16 valvole, alimentato dall'iniezione elettronica, che già equipaggia il modello CBR 600 RR. Potrà essere utilizzato solo durante le gare e i test ufficiali, avrà il cambio non estraibile (una decisione discutibile, che limita la scelta dei rapporti) e andrà riconsegnato alla IRTA al termine di ogni GP.
Svilupperà oltre 150 cavalli e i team, che decideranno di utilizzarlo, avranno la massima libertà d'azione nel campo della ciclistica. Saranno infatti telaio, sospensioni, freni e pneumatici a definire i contorni vincenti dei nuovi prototipi della Moto2.
I team avranno la massima libertà sulla scelta delle gomme (Dunlop, Michelin e Bridgestone).
Sappiamo a cosa state pensando: la nuova categoria sa di ministra riscaldata, di Supersport con l'aggravante della presenza di un solo motore in lizza per la vittoria (sempre che la spunti sul bicilindrico dell'Aprilia).
Il 2 tempi non è spacciato
I prototipi a 4 tempi esordiranno nel Motomondiale nel 2010 e dovranno vedersela con un cliente assai scomodo, il "vecchio" bicilindrico a 2 tempi che tanti allori ha regalato nel recente passato all'Aprilia e alla Gilera di Simoncelli.
Assisteremo alla convivenza che già ci fu nel 2002 tra classe 500 e MotoGP, dall'esito che noi tutti conosciamo.
Nella Moto2 il finale non è affatto scontato. Siamo davvero sicuri che i nuovi ibridi - prototipi per parte di telaio, standard per parte di motore - avranno la meglio su moto da gara estreme come le 250 a 2 tempi?
I primi test dicono il contrario, e danno le esordienti 600 in ritardo di diversi secondi sulle quarto di litro.
Inoltre non vediamo come l'avvento del motore unico possa attirare altri costruttori verso la Moto2 (oggi nella classe 250 corrono solo le Aprilia/Gilera e la Honda); certamente favorirà l'ingresso di nuovi team privati, ma l'interesse delle aziende che producono motociclette si sposterà ulteriormente verso il Mondiale Supersport. Era questo l'obiettivo?
Andrea Perfetti