Moto2: Il fallimento è totale

Moto2: Il fallimento è totale
Nel 2015 in pista ci saranno solo, o quasi, ciclistiche Kalex: come dire, la categoria voluta a ogni costo dalla Dorna sta rivelando tutti i suoi limiti. Alla base, scelte sbagliate: la Moto2 perde interesse GP dopo GP, facendo rimpiangere la vecchia 250 | G. Zamagni, Aragon
27 settembre 2014

ALCANIZ – Un fallimento totale: la Moto2 “inventata” dalla Dorna si sta rivelando un disastro assoluto, una categoria senza senso, poco formativa, costosa come la vecchia 250, monomarca in tempi brevissimi. Nata nel 2010 con la scusa che non aveva più senso una classe con solo l’Aprilia in pista (anche se l’ultimo campione del mondo della categoria, Hiroshi Aoyama, correva con una Honda…), oltretutto poco costosa, la Moto2, dopo solo cinque anni diventa di fatto una categoria monomarca, con la differenza che la 250 era una vera moto da corsa, questa è un “ibrido” raffazzonato con un motore derivato dalla serie.

TUTTE KALEX, O QUASI, NEL 2015

Già quando è nata, la scelta del motore “monomarca” Honda 600 aveva creato parecchie perplessità, sia per la scarsa potenza sia per la gestione delle revisioni, specie quella attuale, con tantissimi rotture durante la stagione. Il monomarca Honda ha, di fatto, allontanato le Case da questa categoria, perché, giustamente, nessuna Marca concorrente vuole correre con un altro propulsore. L’ultimo esempio quello della KTM, che ha dichiarato ufficialmente di non correre in Moto2 proprio per non voler utilizzare il motore Honda. Per contenere i costi – che però non sono affatto contenuti – si è scelta la strada della minor tecnologia possibile, per certi versi condivisibile, ma assolutamente anacronistica: di fatto, adesso, la Moto3 – formula avvincente e azzeccata, anche se troppo costosa – è tecnicamente molto più interessante e vicina alla MotoGP della Moto2. Nel 2015, inoltre, si perderà l’unica prerogativa interessante: di fatto, la Moto2 diventerà monomarca anche nella ciclistica, perché tutti i team utilizzeranno la Kalex, la moto più competitiva delle ultime stagioni, con qualche eccezione della Speed UP del bravo Luca Boscoscuro.

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PILOTI DALLA MOTO3 ALLA MOTOGP

Come se non fosse abbastanza, i team della MotoGP cominciano a guardare ai piloti della Moto3 – e non della Moto2 come dovrebbe essere più logico – come nuovi talenti. Del resto, la Moto2 ha dimostrato di non essere così formativa: tolto Marc Marquez, un fenomeno assoluto, gli altri piloti passati dalla categoria di mezzo alla MotoGP hanno tutt’altro che entusiasmato. Insomma, un fallimento totale: la cara, vecchia 250 era tutta un’altra cosa. Anche se “monomarca” Aprilia.

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