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Ancor prima di scendere in pista, il motomondiale celebra il primo campione del mondo 2015: Johann Zarco è il nuovo iridato Moto2 senza neppure correre. Tito Rabat, infatti, l’unico pilota che avrebbe ancora potuto matematicamente batterlo, ha dovuto rinunciare al GP, dopo aver provato nelle FP1: il dolore al braccio sinistro, rotto in due punti settimana scorsa in allenamento e operato con l’inserimento di una placca, è troppo grande e Tito ha dovuto alzare bandiera bianca. Per Zarco il modo meno gratificante per vincere un titolo, peraltro ampiamente meritato.
Il pilota francese infatti ha dominato l'intero campionato conquistando 6 vittorie, 5 argenti e un terzo posto. In Giappone avrebbe festeggiato un trionfo matematico e scontato, ma la sfortuna di Rabat gli ha in parte negato la soddisfazione di celebrare in pista la vittoria.
In Qatar dopo le brillanti qualifiche tutto fa sperare in una vittoria già nella gara di debutto, ma un inconveniente tecnico alla sua Kalex rallenta il francese che è costretto a rallentare e a chiudere in 8ª posizione. Sarà l'unica gara della stagione (insieme a quella di Aragon) in cui Zarco non salità sul podio.
Ad Austin la moto è perfetta e il pilota di Cannes scatta dalla seconda fila e taglia il traguardo alle spalle di Sam Lowes e davanti Alex Rins. In Argentina, a Termas de Rio Hondo si disegna il weekend perfetto: pole position al sabato, vittoria domenica e leadership del campionato.
Nelle gare successive Johann Zarco è inarrestabile e quando non vince limita i danni e rimane sempre sul podio. Dopo il Mugello, la stagione entra nel vivo con le delicate tappe del Montmelò e di Assen: Zarco non sbaglia e centra pole e vittoria. Il campionato è segnato e il transalpino è l'indiscusso dominatore. Con il secondo posto al Sachsenring e a Indianapolis prepara il finale di stagione. A Brno Zarco scatta di nuovo dalla pole vince al Gran Premio della Repubblica Ceca. Lo stesso anche a Misano; nel mezzo, la vittoria nel round di Silverstone, sempre sui diretti rivali Rabat e Rins.
Ad Aragon si gioca il suo primo match-point, ma, forse per la pressione conclude sesto. Quello che è successo dopo è cronaca degli ultimi giorni: Tito Rabat si infortuna al radio durante un test ad Almeria, parte per Motegi ma è costretto a dar forfait nelle FP1, Zarco si laurea matematicamente Campione del Mondo con 3 gare d’anticipo.