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Celestino Vietti Ramus c’ha provato a bagnare tutti con il prosecco, ma più che dall’alcool la sua prima vittoria in carriera è stata caratterizzata dal sale. Quello delle lacrime di gioia esplose nel box, a bordo pista e tra gli amici che con lui condividono la quotidianità, con le telecamere di Sky che hanno raccontato gioia e commozione. Quella del babbo, che è sceso addirittura in pista per abbracciare Celestino, quella di Nieto, nel box dello Sky Racing Team, quella di Uccio (Alessio Salucci) che lo ha visto crescere nell’Accademy e, in ultimo, quella di Luca Marini, che in griglia per la partenza della sua gara ha parlato, invece, proprio della gara dell’amico Celestino.
Nato a Ciriè, Torino, il 13 ottobre di 19 anni fa, Celestino Vietti è stato il più giovane pilota accolto nell’Accademy di Valentino Rossi. “Aveva solo 13 anni – ha raccontato Uccio – è con noi da sempre e lo abbiamo visto crescere sin da quando era bambino. Un grandissimo talento, con l’esordio lo scorso anno nel mondiale che lo ha visto ottenere il riconoscimento di miglior rookie, in una stagione fatta di risultati importanti, ma in cui era mancata la vittoria. Sapevamo che sarebbe arrivata, lavorando con determinazione e concentrazione e oggi ci togliamo questa prima, grandissima, soddisfazione”. L’inizio di un percorso, quindi, con quelli dello Sky Racing Team che non nascondono di nutrire ambizioni mondiali proprio con Celestino Vietti.
Una carriera, la sua, cominciata da piccolissimo, grazie alla passione del papà, con il titolo di Campione Italiano PreMoto3 nel 2015 e l’approdo nelle competizioni internazionali l’anno successivo. Non ottiene, però, risultati entusiasmanti, pur mettendo tutti d’accordo sul suo talento, tanto da guadagnare nel 2018 la partecipazione alle ultime del mondiale in sostituzione di Niccolò Bulega, guadagnando un podio in Malesia che gli apre definitivamente le porte dello Sky Racing Team per l’anno successivo. Tre i podi conquistati, invece, nella scorsa stagione, conclusa con un sesto posto nel mondiale e, come detto, con il riconoscimento di miglior rookie. “E’ un sogno – ha detto Celestino subito dopo i festeggiamenti sul podio – Un sogno che corona i miei sogni e quelli della mia famiglia, che ha fatto grandi sacrifici per farmi arrivare qui. E’ a mamma e papà, al team e agli amici con cui divido le mie giornate che dedico questa vittoria, sperando che sia solo la prima. C’è voluto del tempo, c’è voluto grande lavoro, ma sapevo che avrei potuto vincere e oggi ce l’ho fatta”