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13 come Loris Reggiani, classe 1959, da Forlì (Italia). Arriva al motomondiale nel 1980 dopo aver vinto il Trofeo Aspes Yuma nel 1979: con la Minarelli 125 conquista la prima vittoria a Silverstone, GP di Gran Bretagna. Nel 1981 ottiene altri due successi e finisce secondo in classifica generale, alle spalle del compagno di squadra Angel Nieto.
Nel 1982 passa direttamente in 500, con la Suzuki del team Gallina, con la quale sale sul terzo gradino del podio, proprio nell’ultimo GP, a Hockenheim, in Germania. Ma è con la 250 che Loris ottiene i migliori risultati: 5 vittorie, 10 secondi posti, 14 terzi, vice campione del mondo nel 1992, dietro a Luca Cadalora. Risultati ottenuti tutti con l’Aprilia, moto inventata dallo stesso Reggiani assieme a Michele Verrini: i due proposero il progetto a Ivano Beggio, allora proprietario della ex fabbrica di biciclette ereditata dal padre.
È stato tra i primi a volere sempre lo stesso numero sulla carenatura, dopo che uno dei figli di Jan Witteveen, direttore del reparto corse, vedendo una foto di Loris senza il 13, disse: “Ma questo non è Reggiani!”. Da allora, volle solo il 13 sulla carenatura.