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15 come Sete Gibernau, classe 1972 da Barcellona (Spagna), nel 2003 e nel 2004 il principale rivale in MotoGP di Valentino Rossi. Nipote di Francisco Bultò, fondatore delle Case motociclistiche Montesa e Bultaco, Sete nasce con le corse nel sangue. Debutta nel mondiale nel 1992 nella classe 250: fino al 1995 disputa un GP a stagione. La prima stagione completa nel 1996, quindi nel 1997 il passaggio alla 500: bisogna aspettare fino al 2001 per vederlo salire sul gradino più alto del podio, a Valencia sotto il diluvio, con la Suzuki.
Sembra un buon pilota ma niente di più; nel 2003, però, passa alla Honda del team Gresini e dopo la tragica morte del compagna di squadra Daijiro Kato riceve dalla HRC la moto ufficiale. Vince quattro gare e ottiene cinque secondi posti e un terzo, finendo il campionato in seconda posizione. Anche nel 2004 è vice campione del mondo dietro a Rossi, ottenendo quattro vittorie, l’ultima della quali in Qatar, quando Valentino gliela giurò dopo essere stato retrocesso in partenza in ultima posizione in seguito a una protesta del team Gresini voluta da Gibernau: “Non vincerà più una gara” sibilo Rossi. E così fu.