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MOTEGI – Uno, Jorge Lorenzo, ha fatto una gara bellissima, forse la migliore della sua vita, l’altro, Marc Marquez, è stato una volta di più stupefacente, capace di affrontare e superare difficoltà di ogni tipo. Due campioni straordinari, due piloti che con la loro rivalità stanno portando la MotoGP a livelli pazzeschi. Si giocheranno il mondiale a Valencia, nell’ultima gara, con Marquez che deve gestire un vantaggio di 13 punti: come dire che, per conquistare il titolo, gli basta un quarto posto, indipendentemente dal risultato di Lorenzo.
A mio modo di vedere è stata la vittoria più bella della tua carriera; condividi questa tesi?
“Questo è il mio 51esimo successo (30 in MotoGP, 17 in 250, 4 in 125, NDA), faccio fatica a ricordarli tutti e a fare una classifica. Sicuramente è una delle più belle per concentrazione e velocità, su un circuito molto duro e favorevole alla Honda. E’ anche il 200esimo successo per la Yamaha nella massima cilindrata: sicuramente è un successo speciale, una giornata che mi rende molto felice. Ma alla fine, ho guadagnato solo 5 punti su Marquez…”.
Chi ha deciso di montare la gomma morbida posteriore?
“Abbiamo fatto un meeting prima della gara per decidere: la temperatura dell’asfalto era più alta rispetto al warm up, ma non faceva così caldo. Così ho optato per la morbida: per la Yamaha è sempre una buona opzione”.
In passato ti sei lamentato per una minore efficacia della Yamaha in frenata: oggi come è andata?
“Con i dischi più grandi (da 340 mm, NDA) il mio feeling è migliorato, ho potuto forzare ed essere più efficace in staccata”.
E’ una vittoria di rabbia, di forza, o cosa?
“Un misto di vari elementi: sono sempre stato concentrato, non ho commesso nessun errore, se non una piccola sbavatura al primo giro, sono stato molto costante, veloce, ho retto bene fisicamente e questo mi ha permesso di fare 1’45”7 al 16esimo giro, il primato che mi ha permesso di fare uno strappo su Marquez”.
Ti fa rabbia che la conquista del titolo non dipenda solo da te?
“Ci sono tanti fattori che ti fanno diventare campione del mondo e se Marquez conquisterà il titolo se lo sarà ampiamente meritato: sta facendo un campionato eccezionale. Io sfrutto il regalo che lui e la sua squadra mi hanno fatto a Phillip Island: vediamo cosa succede a Valencia”.
Cosa è successo nel warm up? E la caduta ha condizionato la gara?
“Stavo provando una nuova gomma anteriore e in quel punto l’asfalto è un po’ freddo, perché si passa in un tunnel: ho perso il controllo dell’anteriore e sono caduto. Avevo un po’ di dolore nei cambi di direzione, ma per la gara mi hanno preparato bene, non ho sofferto più di tanto”.
Pensi a questa gara come un’opportunità persa?
“No, quello l’ho pensato a Phillip Island: qui ho ottenuto il massimo risultato possibile. Ho provato a seguire Lorenzo, ma lui qui era più veloce di me: ho perso solo 5 punti, va bene così”.
Cosa ti aspetti per Valencia?
“Intanto mi auguro che sia un fine settimana “normale”, poi bisognerà lavorare come sempre”.