MOTEGI – Primo e secondo, esattamente come in prova a Phillip Island: Jorge Lorenzo e Marc Marquez si confermano i più forti, sull’acqua come sull’asciutto, indipendentemente dalla pista. E, proprio come in Australia, l’obiettivo è chiaro per entrambi: Lorenzo vuole vincere per tenere aperto il campionato fino a Valencia, Marquez può permettersi di limitare i danni, senza esagerare troppo, però, perché in caso di doppia vittoria di Jorge nelle ultime due gare, non gli basterebbero due terzi posti per conquistare un titolo meritatissimo.
SITUAZIONE ANOMALA
A complicare la situazione, la possibilità – quasi la certezza secondo le previsioni meteo - di disputare una gara così delicata in condizioni completamente differente rispetto alle prove, perché domani la pista dovrebbe essere asciutta.
“Stando al passato, per me potrebbe essere un vantaggio, perché solitamente
mi adatto velocemente alle nuove situazioni. Ma non è detto che sarà così anche domani” dice piuttosto sicuro Lorenzo, che non degna di una sguardo il rivale quando gli si siede a fianco nella conferenza stampa dei tre piloti della prima fila.
Per una volta, Marquez sembra il più nervoso tra i due: ma è solo un attimo, gli basta poco per ritrovare il suo tradizionale sorriso.
“Dopo il casino dell’Australia, auspicavo un GP “normale”, invece è successo di tutto: fortunatamente è così per tutti” commenta
Marc, che oggi ha disputato direttamente le qualifiche senza aver mai girato prima con la MotoGP a Motegi e domani, probabilmente, farà la gara sull’asciutto, sperando di trovare le medesime condizioni nei 50 minuti di warm up.
“Sicuramente non è il massimo, ma bisogna stare tranquilli. Intanto è stato importante girare oggi, familiarizzare con la pista, prendere confidenza con la moto”.
GIA’ CAMPIONE PER LO SPONSOR
Mentre parla sembra rilassarsi, riuscendo anche a scherzare sull’inconcepibile errore dello
sponsor del team che ha messo in rete – poi, naturalmente, tolto immediatamente – il manifesto celebrativo della conquista del titolo di Marquez. “Me l’hanno detto, io però non l’ho visto: è chiaro che è uno sbaglio grande, avrei preferito che non l’avessero fatto, ma non sono scaramantico” dice ridendo, prima di raccontare il suo casco speciale per questo GP. “Lavora con la Honda e tanti giapponesi, che hanno una mentalità simile alla mia: mi sembrava giusto rendergli onore”.
LORENZO: “NESSUNA PRESSIONE DALLA YAMAHA”
Marquez, per il momento, non sembra fare calcoli, mentre Lorenzo in qualche modo è obbligato a vincere. “Oggi, nelle prove, ho iniziato prudente, perché le ultime due volte che avevo girato sul bagnato era stato in gara a Le Mans, dove avevo avuto un sacco di problemi con la gomma posteriore, e in prova ad Assen, quando mi ero rotto la spalla destra.
Ci ho messo un po’ a prendere confidenza, poi, però, ho trovato le giuste sensazioni e ho potuto spingere forte”.
Lo farà anche domani: un suo successo in casa della Honda farebbe particolarmente felici i giapponesi della Yamaha. “E’ chiaro che per loro è un appuntamento speciale, ma da quando sono qui, nessuno mi ha mai messo pressione:
Marquez e il suo team in Australia mi hanno fatto un regalo, ma il titolo rimane qualcosa di molto difficile”.