MotoGP 2015, GP di Brno. Rossi: “Importante battere almeno uno dei due”

MotoGP 2015, GP di Brno. Rossi: “Importante battere almeno uno dei due”
Valentino Rossi celebra un risultato importante: quest’anno solo in un’altra occasione, ad Assen, era scattato tra i primi tre in qualifica. Lorenzo ha un passo migliore, ma il pilota della Yamaha sogna un arrivo in volata. “L’importante sarà battere almeno uno dei due”
15 agosto 2015

Brno – Soddisfatto. E convinto di poter fare una buona gara: il terzo posto conquistato in prova viene celebrato con enfasi da Valentino Rossi.

«In qualifica abbiamo fatto una buona strategia (Rossi è partito con entrambe le gomme dure per rodare l’anteriore, poi è subito rientrato ai box per montare la media, quella più soffice a sua disposizione, sul posteriore, nda), anche se un po’ rischiosa: sapevamo di avere un solo giro a disposizione con il secondo pneumatico. E’ una prima fila importante, addirittura fondamentale, perché Lorenzo e Marquez sono sempre andati forte, ma dopo la pausa sembra che abbiano fatto un ulteriore passo in avanti, hanno alzato ulteriormente l’asticella. Così era necessario anche per me fare un salto di qualità e ci siamo riusciti, dopo un venerdì difficile. Oggi, però, la situazione è migliorata, anche grazie a una temperatura leggermente più fresca: sono bastati 5 °C in meno (10 °C sull’asfalto, nda) per controllare meglio le gomme. Turno dopo turno siamo progrediti, ma non basta, perché Lorenzo va fortissimo: in questo momento è il pilota da battere. Ma anche Marquez va forte: bisogna provare a stare con loro».

 

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I tre piloti in lotta per il titolo sono in prima fila: si può ipotizzare che domani sarà la “gara delle gare”?

«Effettivamente abbiamo tutti un buon passo, ma ce l’ha anche Iannone: potrebbe essere una gara addirittura a quattro, anche perché la Ducati va fortissimo in rettilineo. Ma alla vigilia è impossibile fare certi discorsi, ci sono molti fattori in ballo: come sarà la situazione alle 14, la scelta delle gomme, lo stato d’animo, come uno si sente sulla moto… Poi, magari, Lorenzo parte e va via da solo e addio “gara delle gare”… A me piacerebbe arrivare a giocarmela con loro fino agli ultimi giri. Intanto, però, è fondamentale essere in prima fila, perché se non l’avessi conquistata avrei potuto fare al massimo una gara come Indy, dove non sono mai stato vicino a Marquez e Lorenzo. Siamo tutti molto carichi e tutti sotto pressione, anche Marc, nonostante lui dica che non ha niente da perdere: sa benissimo di non poter sbagliare se vuole lottare per il titolo. Speriamo di batterne almeno uno dei due».

 

In qualifica, Marquez ti si è messo in scia mentre tu spingevi per fare il tempo: ti ha dato fastidio?

«Diciamo che è stato molto… intelligente. E’ sempre importante studiare un avversario e sapeva che io non avevo alternativa se non quella di continuare a spingere. E’ stato furbo a sfruttare l’occasione».

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