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JORGE LORENZO VOTO 10
Quarta vittoria consecutiva (primato personale nel Motomondiale), 103 giri consecutivi al comando (record assoluto per la MotoGP), 28 punti recuperati in poco più di un mese: i numeri dicono che quello che sta facendo è fuori dal comune. Sembra esserci un solo modo per fermarlo: provare a tenere il suo passo nei primi giri. Impresa tutt’altro che semplice: chiedere a Marquez per conferma. Ma anche nel finale, ha dimostrato di non scomporsi nonostante il recupero del compagno di squadra. Martello.
VALENTINO ROSSI 9
Lorenzo lo definisce «il pilota della domenica», ma questa volta si era visto anche in prova – qualifica a parte – che aveva la possibilità di insidiare il compagno di squadra. Purtroppo, i 15 minuti cronometrati del sabato stanno diventando un incubo e un problema, ma per tutto il resto Valentino è impressionante per quello che sta facendo. A un certo punto ha illuso i suoi tifosi di poter annullare tutto il vantaggio di Lorenzo, accarezzando il sogno di una replica dell’ultimo giro del 2009. Sempre grande.
MARC MARQUEZ 4
Continua a esagerare, a correre in una sola maniera, a prendere rischi pazzeschi per ottenere risultati superiori all’attuale potenziale della sua moto. Dice di non voler cambiare mentalità, ma così facendo è caduto sei volte nelle ultime 13 gare disputate, quasi il 50%, mostrando di non avere più la situazione sotto controllo. Fuori da ogni limite.
DANI PEDROSA 8
E’ partito al rallentatore, ci ha messo un paio di giri a prendere il ritmo, ma poi è risalito fino alla terza posizione: non saliva sul podio dall’ultimo GP della scorsa stagione. Dopo tutto quello che ha passato («ho anche temuto di dovermi ritirare») è bello rivederlo là dove dovrebbe stare costantemente. Bentornato Dani!
ANDREA IANNONE 7
Il pilota “scavezzacollo”, capace di imprese strepitose, ma anche di errori madornali, ha lasciato il posto a un pilota concreto, efficace, capace sempre di conquistare il massimo ottenibile, anche in condizioni obiettivamente complicate. Decisamente meglio questo Iannone: ex cavallo pazzo.
ANDREA DOVIZIOSO 4
Un errore grave, che ha compromesso un probabile podio. Uno sbaglio inusuale per uno come lui: che peccato.
BRADLEY SMITH 6
Fa sempre il suo: non entusiasma, ma nemmeno delude. Il solito Smith.
MAVERICK VINALES 7
Grandissimo in prova, in gara non si vede mai. Il voto è più al potenziale che dimostra di avere: pilota del futuro.
SCOTT REDDING 6
Porta la Honda al traguardo: è già qualcosa.
STEFAN BRADL 6
Miglior risultato stagionale e prima “Open” al traguardo: speriamo serva di incoraggiamento.
DANILO PETRUCCI 5
In affanno per tutto il fine settimana.
ALVARO BAUTISTA 7
Si impegna sempre e regala all’Aprilia un risultato insperato: non è certo lui il problema della Casa di Noale.
ALEIX ESPARGARO 7
E’ vero, ha fatto un grave errore a cinque giri dalla fine quando il quarto posto sembrava ormai certo, ma per arrivare fino lì ci ha messo molto del suo: un peccato veniale, in un fine settimana per certi versi esaltante.
MARCO MELANDRI 4
Si ritira per un problema tecnico, evitando così un altro ultimo posto.
POL ESPARGARO 4
Lento in prova, cade al quinto giro mentre era sesto.
YAMAHA M1 VOTO 9
Fosse più efficace in qualifica, sarebbe la moto perfetta. Non è probabilmente la migliore in nessun aspetto, ma è nettamente la più equilibrata. A Iwata hanno fatto un grande lavoro.
HONDA RC213V VOTO 5
Se si prova a spingere per tenere testa alle Yamaha si cade, se ci si accontenta si finisce a 20”: era un po’ che non si vedeva la Honda così in difficoltà.
DUCATI GP15 VOTO 7
Meno competitiva rispetto ai precedenti GP: ha sofferto la mancanza di grip e le ondulazione dell’asfalto. Anche in una situazione difficile, comunque, avrebbe potuto conquistare il podio.
SUZUKI GSX-RR VOTO 8
Primo e secondo in prova alla settima gara dal debutto è un risultato assolutamente inaspettato, anche se ottenuto con l’”aiutino” per le Open. Sulla distanza c’è ancora parecchio da lavorare, ma la trasferta di Barcellona rimane certamente positiva.
APRILIA RS-GP VOTO 6
Un voto in più di incoraggiamento, per la posizione e per aver fatto vedere dei progressi: se si tolgono le due Yamaha, l’Aprilia ha preso “solo” 23 secondi dalla Honda e 27 dalla Ducati.