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SILVERSTONE – Un podio importantissimo, per ridare morale e compattare lo spogliatoio. Era indiavolato ieri Andrea Dovizioso, più che indispettito per un altro problema meccanico (la rottura della frizione), che aveva avuto conseguenze non solo tecniche, ma psicologiche, con Andrea che a fine giornata era sbottato come non aveva mai fatto da quando è in Ducati. Ecco quindi che il terzo posto ha un sapore speciale.
«Sì, anche per come è venuto. Partivo dalla quarta fila e quando ho lasciato la frizione, la ruota posteriore ha pattinato paurosamente e ormai finisco contro il muro (dal romagnolo: quasi vado contro il muro, NDA). Mi hanno passato in tanti, alla prima curva ero ultimo o quasi. Nel primo giro, però, sono riuscito a superare molti piloti (era 11esimo alla fine del primo passaggio, NDA), a prendere un buon ritmo: mi sentivo bene con la moto. Mi sono trovato dietro a Petrucci e non è mai una posizione comoda: ero preoccupato per lui, gli vedevo fare delle staccate da paura, temevo che cadesse da un momento all’altro: sono veramente contento del suo risultato».
Ti ha battuto perché la GP14 sul bagnato è meglio della GP15?
«La verità è che Danilo è veramente forte sull’acqua. Con la GP15 avevo girato con le “rain” solo nelle FP1 ad Austin e ci sono delle cose da migliorare, ma potevo guidare bene. Io e Danilo abbiamo tenuto un passo stratosferico per rimontare da dietro. Poi, io, negli ultimi otto giri ho dovuto rallentare: prendevo troppi rischi e con più pioggia non vedevo bene».
Rimane il rammarico per essere partito così indietro?
«Sì, credo che scattando dalla seconda fila, come era nelle nostre possibilità in qualifica, avrei potuto giocarmela con Rossi. Ma va bene così, è un bel modo per arrivare a Misano».
Un altro podio tutto italiano, come in Qatar.
«Questo forse è ancora più speciale: sono orgoglioso di essere qui».
Per una volta, la Ducati e i suoi piloti sono stati alleati di Rossi…
«Stavolta è andata così, la prossima chissà. La verità è che Valentino sta facendo il “bomber”, prende tutto quello che può, riesce a rimanere in lotta per il mondiale anche se Lorenzo in questo momento è più veloce».