MotoGP 2015. Test Michelin: piloti preoccupati

MotoGP 2015. Test Michelin: piloti preoccupati
Lunedì è in programma una giornata con le gomme francesi per il 2016, che nessuno vuole provare. «E’ importante per la prossima stagione, ma siamo in un momento cruciale per il 2015» dicono praticamente all’unisono Rossi, Lorenzo e Marquez in lotta per il titolo
13 agosto 2015

BrnoNessuno le vuole provare. Il test programmato da tempo (dall’inizio dell’anno) di lunedì con le gomme Michelin del 2016 sta diventando un vero e proprio caso. Inevitabile che sia così: visti i precedenti – cadute a ripetizione – e dato, soprattutto, il momento del campionato, Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez (rispettando l’ordine della classifica) non hanno nessuna voglia di mettere a rischio il titolo 2015 per testare le gomme della prossima stagione. Ma non c’è alternativa: provarle è un obbligo, non una possibilità, i piloti ufficiali devono per contratto girare lunedì con le Michelin. E’ chiaro che è anche loro interesse, lo sanno perfettamente, ma è altrettanto evidente che il presente interessa molto di più del futuro.

 

UN TEST PIENO DI RISCHI

La Michelin sta lavorando duro per la prossima stagione, perfettamente conscia che non sarà facile ottenere le stesse prestazioni della Bridgestone, che negli ultimi anni ha raggiunto livelli pazzeschi, anche per quanto riguarda la sicurezza. Ad Indianapolis, la conferma più recente: molti piloti hanno fatto il proprio giro veloce nei passaggi finali, con Marquez capace di far segnare il primato della pista al 23esimo giro, ovvero a quattro dal termine. Da non credere. Dopo i problemi del 2010 e del 2011 – le gomme faticavano a entrare in temperatura e i primi giri erano veramente insidiosi – la Bridgestone ha realizzato pneumatici da riferimento e adesso tutti i piloti hanno una gran fiducia, in particolare nell’anteriore giapponese. Proprio quello che sembra essere il punto debole delle Michelin, storicamente in difficoltà sotto questo aspetto. Così se il posteriore francese garantisce una buona tenuta, l’anteriore “tradisce” il pilota senza avviso e non a caso nei test precedenti sono finiti a terra un po’ tutti, da Rossi a Lorenzo, da Marquez a Dovizioso.

«Sicuramente è importante provare le Michelin, anche perché il test successivo è in programma a Valencia, ma per noi è anche strano dover pensare adesso al 2016, in un momento cruciale per il 2015: bisognerà stare molto attenti» sottolinea Rossi, in una tesi condivisa anche dai rivali in lotta per il titolo.

«Se si guarda a come sono finiti gli ultimi test, non siamo sicuramente tanto contenti di queste prove… E’ chiaro che sono importanti, ma bisognerà stare molto attenti» rincara la dose Lorenzo. Non è da meno Marquez, anche se rimane sul vago: «Io li ho provati anche a Misano (nei test di luglio dopo il GP di Germania, nda), ma solo per qualche giro, in condizioni un po’ difficili per il caldo. Vediamo com’è la situazione dopo la gara».

Insomma, Rossi, Lorenzo e Marquez farebbero giustamente a meno di questo test, perché sarebbe assurdo farsi male provando non uno sviluppo per questa stagione, ma una novità per la prossima. D’accordo, la Michelin ha bisogno di dati, che solo i piloti più veloci al mondo possono dare, ma questo test andava fatto con i collaudatori, pianificandone uno in più a fine anno, a costo di portare i piloti in Malesia (per fare un esempio) a dicembre. Troppo costoso? Nel budget della Michelin per tornare in MotoGP non avrebbe fatto alcuna differenza.

 

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