MotoGP 2016. Dovizioso: "Quando vedi la tabella BOX hai già fatto la cavolata"

MotoGP 2016. Dovizioso: "Quando vedi la tabella BOX hai già fatto la cavolata"
Dovizioso analizza lucidamente decisioni ed errori della gara in Germania
17 luglio 2016

«Si poteva fare meglio a livello di strategia, ma è facile dirlo da fuori - commenta Dovizioso, come sempre lucidissimo nella sua analisi -.  Quando sei davanti è ancora più difficile e se si guarda un po’ il passato, non sempre, ma nella maggioranza delle gare, quando sei in lotta con altri piloti e sei davanti è la situazione in cui si fanno più errori nel decidere quando fermarsi. Perché hai più da perdere, è palese. Quindi, oggi si poteva fare meglio, mi dispiace, ma andare a casa con un podio al Sachsenring - che è una pista che sapevamo sarebbe stata difficile per noi - e gestire le condizioni meteo complicate che ci sono state, è oro, punto!».

 

A che giro ti hanno richiamato?

«Due giri prima di quello in cui sono rientrato, ma non sono riusciti a darmi la tabella. La stavano preparando in extremis: io ho guardato ma non ho visto la tabella. Ho visto solo che la stavano mettendo ma non le indicazioni. Non sapevo neppure cosa stesse succedendo dietro. Io allora son andato avanti e ho pensato che mancavano 9 giri e che si sarebbe arrivati fino alla fine. Le gomme sono calate, ma riuscivo a tenere lo stesso tempo. Avevo un gap di 2” da Barbera o Valentino. Ero focalizzato su quello. Il giro dopo poi ho visto BOX e ho pensato: “L’ho combinata anche questa volta”, perché quando vedi quello è tardi. Ora che loro capiscono che uno sta girando più forte tu perdi almeno due giri».

 

Perché visto che Marquez girava così bene con le gomme da asciutto ti hanno montato le intermedie?

«Non avevamo deciso nulla, ma per me è stata la scelta perfetta».

 

Nello sbaglio di strategia quanto ha inciso il fatto di non conoscere le Michelin?

«Comunque sarebbe potuto accadere. Poi la scelta è stata condizionata anche da quello che è successo venerdì, quando sono caduti tanti piloti con le slick».

 

Si può dire che se Marquez non avesse cambiato moto sareste arrivati fino alla fine?

«Credo che già dal cambio di Iannone si poteva capire che non sarebbe stata la strategia migliore. Marquez è stato fortunato a fare quell’errore (un lungo sulla sabbia, NDR), perché secondo me due giri in più li avrebbe fatti. E’ stato bravo a non cadere e l’uscita di pista lo ha convinto a cambiare moto».

 

Come è stato il cambio moto?

«Quando passi da una moto rain a una moto slick non avete idea il feeling che si ha. Sembra di salire in sella ad una moto nuova e non la riesci a guidare. Con le Rain la moto la devi tirare giù, con le stick invece scende da sola e il primo giro dopo il cambio è traumatico. Infatti io non ho spinto e Redding se n’è andato».

 

Hai sfiorato già due volte una vittoria, con che spirito vai in vacanza?

«Questa vittoria che non arriva vedo che pesa più a voi che a me. Da un lato mi fa piacere, però io sono abbastanza rilassato, perché quando fai una gara così e porti a casa il podio sei contento anche se c’è un po’ di rammarico. La vittoria importante è quando la si ottiene di forza, con le slick e quando sei più veloce degli altri. Ben venga in condizioni così, ma noi siamo qui per vincere il campionato e se non cominciamo ad essere competitivi e vincere in condizioni normali, questa vittoria che deve arrivare a tutti i costi, a me personalmente cambia poco. Ci manca qualcosa sull’asciutto e vogliamo ottenerlo quindi quella vittoria sarà importante».

 

Vai in vacanza con che bilancio della prima parte della stagione?

«A livello di punti disastrosa: potevamo avere tantissimi punti in più. La prima parte di stagione siamo stati sfortunati perché non abbiamo fatto punti per colpa di altri. Il nostro pacchetto è abbastanza buono, ma non buono come vorremmo. E’ palese cosa dobbiamo migliorare e siamo focalizzati su questo. Da un lato la fortuna di non giocarci il campionato è che io mi posso focalizzare a sviluppare la moto. Fare le sparate in prova e fare primo, primo, primo, conta poco se poi non si riesce a migliorare in funzione gara».

 

 

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