Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Zeltweg – Valentino Rossi: «Sulla carta, i primi due posti sono già assegnati alla Ducati». Marc Marquez: «Se tutto va come previsto, sarà dura battere le Ducati». Danilo Petrucci: «Dovizioso e Iannone hanno la possibilità di andare in fuga».
Diciamo la verità: fa effetto sentirlo dire. D’accordo, i risultati dei test di luglio parlano chiaro, ma è la prima volta che la Desmosedici viene indicata come la grande favorita, la moto da battere. Un bel carico di responsabilità per i due piloti, per i due Andrea che non si devono più giocare il posto, ma, in qualche modo, l’onore sì: per Dovizioso sarebbe troppo importante riportare la Ducati al successo, per Iannone, salire sul gradino più alto del podio sarebbe una rivincita pazzesca dopo essere stato lasciato andare alla Suzuki.
Ecco, l’aspetto psicologico può fare una grande differenza, ma al momento preoccupa di più quello tecnico, in particolare le gomme inedite portate dalla Michelin, quindi differenti rispetto a quelle utilizzare nei test di luglio. Perché? Nessun “complottismo”, per carità: la verità è che a luglio, tutti, Ducati compresa, hanno sofferto con gli pneumatici posteriore («duravano al massimo 12-15 giri» dicono i piloti all’unanimità) e la Michelin ha deciso di intervenire, modificando la carcassa posteriore (più dura) e portando due gomme asimmetriche, con ben cinque mescole differenti: una per la parte centrale, due per il lato sinistro e due per quello destro. Ecco la variabile che potrebbe cambiare tutto. In ogni caso, sia Dovizioso sia Iannone sono consapevoli di avere una buona occasione.
«Bisogna capire se le gomme portate dalla Michelin possono essere un vantaggio per noi o per altri, ma sicuramente possiamo essere competitivi, questa è una pista che si addice alla Ducati. Petrucci dice che possiamo fare il vuoto? Fa piacere che lo pensi, significa che siamo andati veramente forte, ma conosco i miei avversari, so come lavorano per la gara e nessuno può sapere come si comporteranno le gomme. Sulla carta è anche una pista che si può adattare alla Honda e ai suoi due piloti ufficiali, ma la RC213V di quest’anno sembra faticare in accelerazione in uscita dalle curve lente».
«Nei test tutte le Ducati sono state velocissime: sicuramente siamo stati noi il punto di riferimento e per questo c’è grande aspettativa. Ma i test sono sempre test, la gara è un’altra cosa, ma è chiaro che abbiamo grande fiducia: c’è solo da capire come si comporteranno le gomme»