MotoGP 2016. Le dichiarazioni dei piloti dopo le FP al Sachsenring

MotoGP 2016. Le dichiarazioni dei piloti dopo le FP al Sachsenring
Vinales è super galvanizzato, Iannone è tranquillo, Marquez si sente competitivo, Dovizioso non ha una gran fiducia, Jorge Lorenzo è demoralizzato
15 luglio 2016

SACHSENRING Maverick Vinales è super galvanizzato, Andrea Iannone è tranquillo, Marc Marquez si sente competitivo, Andrea Dovizioso non ha una gran fiducia, Jorge Lorenzo è demoralizzato: in estrema sintesi, questo lo stato d’animo di alcuni dei protagonisti dopo le FP del GP di Germania.


VINALES (1° in 1’22”161): “QUALCHE MOVIMENTO DI TROPPO IN DISCESA”

«E’ andato tutto bene, al di là della caduta alla 11: ma in quel punto è così, va via davanti e non sai perché. Sono tornato ai box dopo la scivolata, mi sentivo bene, sapevo di poter spingere di più e la moto è a posto, anche se si muove un pochino in discesa (nel suo crono migliore, le immagine televisive hanno evidenziato uno sbacchettamento pauroso dello sterzo, altro che si “muove un pochino”… NDA), non siamo ancora al 100%. E’ inevitabile che sia così: è solo venerdì, bisogna lavorare sulla messa a punto».


IANNONE (2° in 1’22”381): “ALLA 11 ME LA FACCIO SOTTO…”

«Come in Olanda, siamo riusciti a essere subito veloci ed esserlo qui al Sachsenring è una piacevole sorpresa: non mi aspettavo di avere queste sensazioni qui dentro, vuol dire che siamo migliorati anche nelle piste più difficili per noi. Nelle FP1 abbiamo girato poco ma abbiamo comunque individuato gli aspetti da migliorare, lavorando soprattutto sull’elettronica: abbiamo fatto un passo in avanti, ma vorrei una moto che curvasse meglio e con più grip in accelerazione. Alla 11 perdo 3-4 decimi: non avevo il coraggio per spingere più forte».


MARQUEZ (3° in 1’22”775): “SITUAZIONE CRITICA, DIFFICILE PRENDERE IL RITMO”

«Oggi la situazione era veramente critica, viste tutte le cadute l’ho presa con calma, soprattutto alla curva 11. Anche alla 13 non sono particolarmente efficace: si può migliorare sia come messa a punto della moto sia come linee, anch’io la devo interpretare in maniera diversa. Le Yamaha indietro? Rossi, però, non è messo così male, il suo Ideal Time è solo due decimi più lento del mio tempo, mentre Lorenzo, forse, soffre un po’ la pista: sono dietro a entrambe le Yamaha satellite, non è normale. Domani saranno sicuramente più efficaci. Oggi era difficile prendere dei rischi e girare costanti».
 

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DOVIZIOSO (5° in 1’22”930): “LA CURVA 11 FA PAURA”

«Fa molto freddo, ci sono state varie cadute nella FP1 che hanno diminuito l’aggressività di tutti i piloti. Le gomme faticano a scaldarsi, specie a destra: nonostante questo ho una buona velocità, di questo sono contento, anche se credo che i tempi di oggi non siano troppo indicativi, perché se la temperatura si alzerà si girerà molto più forte. Non ho un gran feeling con la moto, faccio fatica a far girare la moto. La curva 11 è così, fa paura: si cade sempre allo stesso modo, con il gas “in mano”, senza nessuna possibilità di rimediare alla chiusura dello sterzo. Puoi solo tenerti del margine: sei condizionato, non entri come vorresti. Bisognerebbe cambiare la pista, molti piloti lo chiedono, ma qui non è possibile»

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