MotoGP 2016. Binder in Moto3, Zarco batte Baldassarri in Moto2

MotoGP 2016. Binder in Moto3, Zarco batte Baldassarri in Moto2
Posti d'onore per gli italiani dietro al francese e al sudafricano
22 maggio 2016

Punti chiave

Le gare in due manche non sono nuove al Mugello, ma finora si erano verificate solo per questioni climatiche, data l'estrema variabilità che storicamente ha sempre contraddistinto la valle toscana. La gara della Moto2 ha invece subito un'interruzione per la caduta di Vierge, che ha lasciato la pista sporca d'olio, dando origine ad un balletto regolamentare degno dei giorni peggiori.

Il primo tentativo di ripartire dura le poche curve del giro di allineamento, al termine del quale ad otto piloti viene inflitta la penalità della partenza dal fondo dello schieramento per il ritardo nell'uscire dalla corsia box, con il risultato di ripetere la formazione della griglia, accorciare di un giro la seconda frazione di gara e ritardare di un altro quarto d'ora la partenza della Moto2, con buona pace di una normativa nata per snellire le procedure di ripartenza. Pons, Corsi, Rins, Simeon, Nakagami, Simon, Wilairot e Fulini ripartono dal fondo del gruppo.

La gara parte con una sfuriata iniziale di Luthi. Baldassarri lo punta e lo passa più volte, dando vita ad un bel duello che lascia presumere un finale con il botto. Ma la rimonta di Zarco, da dietro, è un chiaro messaggio sul possibile finale. In meno di metà della seconda frazione Zarco conquista la prima posizione e sembra destinato ad andarsene, ma il nostro Baldassarri non è pronto ad arrendersi: il francese ha qualcosa in più, ma l'italiano lo insidia da vicino con una staccata efficacissima in diverse curve mentre Lowes, dietro, conquista la quarta posizione e punta il podio.

All'ultimo giro la lotta è infuocata: Baldassarri ci prova ovunque ma Zarco è fenomenale a chiudere tutte le porte. L'italiano si fa sotto con una staccata micidiale al Correntaio, ma alla Bucine il francese chiude bene la porta e a Baldassari non resta che accontentarsi della seconda posizione. Il podio presenta Zarco, Baldassarri secondo e terzo Lowes, poi Luthi e Syahrin a chiudere le prime cinque posizioni. Rins è settimo e perde la vetta in campionato nonostante un'incredibile rimonta.

Moto3

Non sono bastati cinque italiani nei primi otto per veder sventolare il tricolore sul podio del Mugello nella minima categoria. Paradossalmente, anzi, il miglior risultato per i nostri colori arriva da Fabio Di Giannantonio, che nelle qualifiche non era certo stato il più brillante dei nostri, davanti ad un ottimo "Pecco" Bagnaia. Una vera beffa, considerando le prestazioni nelle prove e nel warm-up di Bastianini, Fenati e Migno.

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Al via Fenati scatta bene davanti a Migno, Binder, Navarro e Bagnaia, e come da tradizione al Mugello nasce una grande bagarre nella minima cilindrata, con ventagli di piloti ad ogni staccata e tante prestazioni molto equilibrate. Migno si alterna con il compagno di scuderia davanti, Navarro prova ad attaccare, Binder studia la situazione e arriva davanti anche Fabio Di Giannantonio già protagonista delle libere. Bagnaia, Ono, Lorenzo Dalla Porta e Pawi seguono da vicino.

Non bastasse, durante la gara il gruppo si allunga con l'arrivo di Fabio Quartararo che prende la testa della gara, mentre Romano Fenati accusa problemi tecnici (caduta della catena) ed è costretto a ritirarsi. Il gruppo dei primi è foltissimo, con nove piloti in due decimi, ma abbandonano a breve la gara anche Locatelli, Navarro e Darryl Binder. A meno due giri dalla fine Quartararo guida il gruppo, ma il gioco delle scie crea la solita roulette. Binder è primo e riesce ad allungare, guadagnando quei metri che riescono a garantirgli la prima posizione - la sensazione è che la sua moto abbia qualcosina in più in termini di velocità rispetto agli altri.

Alla fine vince Binder davanti ai tre italiani (Di Giannantonio, Bagnaia ed Antonelli) con Quartararo a chiudere il quintetto sotto la bandiera a scacchi. Bulega taglia il traguardo ottavo, Migno è decimo. Con la vittoria al Mugello Binder è sempre più solo in testa alla classifica con 127 punti, davanti a Navarro a quota 78, Fenati a 67 e Bulega a 55. Di Giannantonio conquista i primi punti dell'anno.

Foto: Focus Pollution, MotoGP.com

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