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LE MANS - E’ un Valentino Rossi sottotono e decisamente preoccupato.
«E’ stata una giornata difficile, specie nel pomeriggio, ma anche nelle FP1 non era andata come speravo. Eravamo partiti con differenti idee sulla messa a punto: al mattino non era andata male, ma ero comunque più lento degli altri di un paio di decimi, dovevamo migliorare in frenata e in inserimento curva. Purtroppo, nelle FP2 abbiamo iniziato con un problema alla gomma anteriore, con tante vibrazioni e abbiamo perso una quindicina di minuti; poi non abbiamo trovato niente per migliorare la messa a punto. Per tutto il turno ci siamo concentrati sulla gomma più dura al posteriore, ma anche qui abbiamo perso tempo, perché non c’era abbastanza grip. Soltanto alla fine, nell’ultima uscita, abbiamo messo quella più morbida: abbiamo fatto un piccolissimo passo in avanti, ma non basta di certo. Rispetto ai miei rivali non ho provato la “47” (la nuova posteriore portata qui dalla Michelin dalla carcassa più morbida, NDA): sembra che con quella si possa essere più veloci. Per il momento, però, non posso guidare come vorrei, anche se, rispetto a Jerez, c’è meno pattinamento in rettilineo».
C’è almeno un aspetto positivo di questa giornata così complicata?
«Sì, abbiamo provato tante soluzioni, dovremmo avere le idee più chiare sulla strada da seguire domani».
Le FP3 di domani mattina saranno quindi importantissime?
«Assolutamente: non dico che sarà l’ultima chance, ma le FP3 saranno cruciali per capire se possiamo essere più vicini. Se domani mattina facciamo un passo in avanti e riduciamo il distacco, allora sarà più semplice, altrimenti diventerà tutto più complicato, anche se mancheranno le FP4, le QP e il warm up…».
Sì, è decisamente un Rossi sottotono.