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Dopo una pausa di quattro settimane dalla fine del GP di Germania il motomondiale riparte con il decimo GP dell'anno. Domenica prossima si correrà in Austria, in quello che ora si chiama Red Bull Ring e che quando ospitò per la prima volta il mondiale velocità – nel 1996 – si chiamava A1-Ring. Un tracciato modificato e accorciato rispetto a quello dove già dalla fine degli anni Ottanta corse la Superbike.
Sulla quella pista austriaca si è corso soltanto in due occasioni, 1996 e 1997, perché in precedenza la pista di casa era Salisburgo.
Dopo diciannove anni la MotoGP riscopre quindi il GP d'Austria. Nel '97 la 500 vide la vittoria di Mick Doohan su Okada e Cadalora, nella 250 a imporsi fu Jacque, con Waldmann e Biaggi a completare il podio, mentre nella 125 fu Noboru Ueda ad aggiudicarsi la gara precedendo Valentino Rossi e Tomomi Manako. Rossi è il solo pilota fra quelli che disputeranno il prossimo GP ad avere corso all'epoca sulla pista dello Spielberg, ai confini dell'aeroporto di Zeltweg.
La pista non è nuova anche per Jack Miller, che ci ha corso nel 2011 partecipando al campionato tedesco 125.
In ogni caso quasi tutti i team e i piloti MotoGP erano in pista in Austria per i test di luglio. Tranne il leader della classifica, Marc Marquez, il suo compagno di squadra Dani Pedrosa e Pol Espargaro che ha disputato e vinto la concomitante 8 Ore di Suzuka.
Nei test sono andate benissimo le Ducati, oltre alla Suzuki di Maverick Vinales, e ha girato anche la KTM che sarà presentata ufficialmente proprio nella giornata di sabato nel GP di casa, e che sarà in gara nell'ultimo GP dell'anno di Valencia guidata da Mika Kallio.
Al Red Bull Ring sarà fondamentale per Yamaha recuperare punti su Marquez: Lorenzo è secondo ma attardato di 48 punti e Rossi è terzo con un distacco di ulteriori 11 punti. Entrambi i piloti sono reduci da due GP nei quali hanno portato a casa i peggiori risultati dal 2007.