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Ideal time delle qualifiche.
L’ideal time è la somma dei migliori tempi realizzati da un pilota in ciascuno dei quattro settori in cui viene suddivisa la pista (tra parentesi il tempo reale ottenuto).
Marquez 1’39”411 (1’39”411); Rossi 1’39”582 (1’39”786); Lorenzo 1’39”856 (1’39”944); Pedrosa 1’39”944 (1’40”011); Iannone 1’39”971 (1’40”272); Dovizioso 1’40”080 (1’40”198); Vinale 1’40”290 (1’40”375); P.Espargaro 1’40”387 (1’40”654); Barbera 1’40”483 (1’40”524); Crutchlow 1’40”528 (1’40”528); A.Espargaro 1’40”561 (1’40”708); Smith 1’40”893 (1’40”893).
Considerazioni: Solo per tre piloti (Marquez, Crutchlow e Smith) l’ideal time coincide anche con il tempo realizzato. Significa che non è facile mettere insieme tutti i settori. Nelle prime posizioni, solo quella di Iannone e Dovizioso sarebbe cambiata con l’ideal time: i due piloti della Ducati si sarebbero scambiati il quinto e sesto posto.
Passo gara dei principali protagonisti nelle FP4 (secondo l’ordine di classifica delle FP4).
Marquez: 1’40”255, 1’40”536, 1’40”658, 1’40”609. Box. 1’39”882, 1’40”496.
Iannone: 1’42”386, 1’41”359, 1’42”894, 1’41”342. Box. 1’41”333, 1’40”753, 1’40”805.
Rossi: 1’41”200, 1’41”507, 1’40”777, 1’41”379, 1’40”865. Box. 1’40”889, 1’41”539.
Lorenzo: 1’41”835, 1’42”008, 1’41”510. Box. 1’40”816, 1’41”110, 1’41”485.
Pedrosa: 1’41”881, 1’40”870, 1’40”870, 1’41”184, 1’41”396. Box. 1’41”307, 1’40”947.
Dovizioso: 1’45”665, 1’41”948, 1’44”686, 1’41”128. Box 1’41”042, 1’41”109.
La Michelin dove è andata a prendere la gomma extra, mai utilizzata in questi giorni?
La mia è solo un’ipotesi: essendo tornata alle corse dopo tanti anni e non avendo mai corso in passato su questo tracciato, può essere che la Michelin abbia portato qui più tipi di gomme, scegliendo poi le due utilizzate fino a oggi, ma pronta a intervenire in caso nella prima giornata fossero emersi problemi non previsti. Del resto, anche in Qatar erano state date ai piloti tre tipi di anteriore invece delle due regolamentari: in una fase ancora di “sperimentazione”, ci sta che la Michelin voglia stare sul sicuro, spedendo anche in un circuito gomme che potrebbero non essere utilizzate. La mia, però, è solo un’ipotesi.
In Malesia, come qui, c’è sempre una Ducati coinvolta: casuale?
No secondo i piloti. Rossi: «La Ducati è una moto che derapa molto e Baz e Redding sono due tra i piloti più alti e pesanti. Dovizioso: «Redding e Baz caricano molto il posteriore: potrebbe non essere un caso che è accaduto proprio a loro». Marquez: «Honda e Ducati scaldano di più le gomme, ma credo che sia anche una questione di stile di guida: la mia gomma posteriore, sul lato sinistro, è sempre molto più calda di quella di Pedrosa (che è anche più leggero, NDA)».
I piloti, quindi, domani avranno una gomma sempre di mescola morbida, ma di carcassa più dura: cosa cambia?
Tutto, completamente tutto. Bisognerà anche adattare l’elettronica, che essendo meno sofisticata della precedente, potrebbe essere difficile da mettere a punto. Bisognerà lavorare sul bilanciamento della moto, senza dimenticare che il warm up supplementare, quello dalle 9 alle 9.30 si disputerà in condizioni climatiche differenti rispetto all’orario della gara, ovvero le 16. E se per caso dovesse piovere, sarebbe un disastro assoluto.
Mi rifiuto di fare il pronostico: non ci sono più le condizioni per farlo. Chi sarà più svelto ad adattarsi alla nuova situazione? Fino adesso Marquez è sembrato quello più pronto nelle diverse condizioni trovare fino adesso, ma con le nuove gomme potrebbe essere tutto differente.